(AGENPARL) – mer 03 luglio 2024 *REFERENDUM ABROGATIVO AUTONOMIA, BARGI (LEGA): “COMMISSIONE ILLEGITTIMA:
INTERESSI PD NON POSSONO CALPESTARE STATUTO”*
BOLOGNA, 3 LUG – “E’ ora di finirla di far prevalere gli interessi del Pd
alle regole che reggono le procedure e l’andamento della Regione
Emilia-Romagna. Così si calpesta lo Statuto e, più in generale, le norme
che regolano lo Stato di diritto”. Così il consigliere regionale della
Lega, Stefano Bargi, ha sbottato in merito alla convocazione urgente della
Commissione Statuto e Regolamento, chiamata oggi ad affrontare il tema del
referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.
“Non si capisce dove sia il limite tra PD e Regione: assistiamo infatti a
quella che possiamo definire una consuetudine, che è quella di adeguare le
regole di dibattito in Regione in base ai bisogni e le necessità del PD.
Questo non è più tollerabile, tanto meno di fronte a un oggetto che non è
indifferibile o urgente, né per la Regione né per i cittadini. Non è colpa
degli emiliano-romagnoli se Bonaccini molla per andare in Europa”.
“Vorrei sottolineare – continua Bargi alcuni aspetti fondamentali riguardo
alla convocazione in oggetto, aggiungendo anche alcune considerazioni di
contesto. Stiamo discutendo non tanto il merito degli atti, quanto
piuttosto la fretta e l’urgenza con cui sono stati presentati. Tre atti
sono stati depositati a poche ore di distanza l’uno dall’altro, con
l’ultimo atto depositato poco prima dell’inizio della convocazione della
commissione. Questi atti sembrano avere scopi diversi: uno prevede
l’abrogazione totale di una legge, mentre l’altro solo parziale”.
“Questo solleva ulteriori dubbi sull’effettiva necessità di questa urgenza.
Forse – sollolinea il leghista – si sono resi conto che mettere come leader
del movimento anti-autonomismo il Presidente della Regione Sardegna, una
regione a statuto speciale, potrebbe aver sollevato qualche dubbio. Ciò che
mi preoccupa maggiormente è il rispetto per le istituzioni
dell’Emilia-Romagna e per i regolamenti che governano le nostre
discussioni”.
“Non è colpa nostra, dell’opposizione, né dei cittadini emiliano-romagnoli
se il Presidente Bonaccini si è dimesso. Questa è stata una sua scelta
politica legittima, ma non può essere attribuita alla Regione
Emilia-Romagna la responsabilità di un’urgenza che è chiaramente legata a
dinamiche di partito piuttosto che a necessità istituzionali o dei
cittadini. Questo è un precedente pericoloso che rischia di confondere i
confini tra il Partito Democratico e le istituzioni regionali, un’abitudine
che si è consolidata nel tempo” ha ribadito.
“Se passiamo alla logica che sospendiamo lo stato di diritto
dell’Emilia-Romagna, ovvero che le regole non valgono, allora dobbiamo
prenderne atto. Ma questo creerà un precedente che potrebbe essere
applicato anche in futuro, a sfavore di tutte le parti coinvolte” ha
concluso Bargi.
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Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna
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