
(AGENPARL) – mer 03 luglio 2024 *Concordato Preventivo Biennale, Cataldi (Ungdcec): “Il nuovo
adempimento non deve gravare sui commercialisti”*
*/Da Unione Giovani la proposta di un onorario minimo per i
professionisti da applicare ai clienti/*
“La disciplina del Concordato Preventivo Biennale, ai nastri di
partenza, è una novità assoluta. Introduce, infatti, a carico dei
contribuenti lo svolgimento di nuove attività che, nella quasi totalità
dei casi, saranno delegate e dunque gestite negli studi dei dottori
commercialisti. Questa novità impone la necessità di adeguare i software
per la gestione e l’esecuzione di una serie di attività finalizzate al
calcolo di convenienza circa l’adesione o meno allo stesso da parte del
contribuente. È evidente che questo vorrà dire, per i commercialisti,
ridurre ulteriormente la marginalità della consulenza fiscale, già molto
in ribasso negli ultimi anni, in controtendenza con le sempre più
elevate competenze richieste”. Lo afferma *Francesco Cataldi*,
presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed
Esperti Contabili.
“Nel tempo la categoria ha troppo spesso subito come un proprio onere il
moltiplicarsi degli adempimenti, facendosi carico di attività che il
legislatore ha invece indirizzato alla generalità dei contribuenti; in
questa dinamica, l’aggravio di attività, percepito dai cittadini come
una criticità relativa alla nostra categoria, ha generato come risultato
la quasi totale assenza di una giusta remunerazione a favore dei
professionisti per l’ulteriore attività svolta – evidenzia Cataldi -.
Per questi motivi, abbiamo deciso di fornire indicazioni circa gli
onorari da applicare per la gestione del nuovo adempimento, che deve
essere remunerato agli studi professionali, non potendo essere incluso
nelle ordinarie attività contrattualizzate”.
*Sebastiano Zanette*, consigliere dell’Ungdcec, illustra le proposte
dell’associazione che riunisce i giovani commercialisti: “Gli onorari
determinati per la gestione complessiva del Concordato Preventivo
Biennale, sono stati determinati considerando le attività di raccolta
dei dati, le conseguenti analisi di convenienza circa l’applicazione del
CPB e i maggiori costi richiesti dalle software house per la gestione
dell’adempimento. Sono i seguenti: /per il contribuente forfetario,
onorario minimo di 150 euro e massimo di 300. Per i soggetti ISA, minimo
di 350 euro e massimo di 1.000 euro./ Nella redazione degli onorari
consigliati, abbiamo tenuto conto delle differenze tra contribuenti
forfetari e non, ipotizzando le ore di lavoro necessarie per la gestione
delle fasi di raccolta dati ed elaborazione delle simulazioni di
convenienza. Non può non essere sottolineato, infatti, che l’adempimento
non è una mera compilazione di un nuovo prospetto nell’ambito del
dichiarativo del cliente, bensì un’attività professionale a valore
aggiunto”.
Dr. Marco Caiazzo
Ufficio Stampa U.N.G.D.C.E.C.
Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
Via Savoia, 72 – 00198 Roma