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(AGENPARL) – mer 03 luglio 2024 Ripercussioni anche su collegamenti in Fvg. L’assessore a Roma
per assemblea Assarmatori
Pordenone, 3 lug – “La tassa sulle emissioni delle navi,
collegata alla normativa europea dell’Ets, penalizza in maniera
determinante l’armamento battente bandiera italiana. Ci? si
riverbera negativamente sui trasporti marittimi, sia di persone
sia di merci, con gravi ripercussioni su un sistema di
movimentazione che ha impatto positivo sull’ambiente rispetto
alla gomma”.
? questo, in sintesi, il commento dell’assessore regionale alle
Infrastrutture Cristina Amirante al termine dell’assemblea di
Assarmatori svoltasi a Roma a cui ha partecipato anche
l’esponente dell’Esecutivo Fedriga.
“L’incontro odierno – ha spiegato Amirante – ha permesso di fare
luce sui temi principali che riguardano il trasporto marittimo
delle persone e delle merci nel corto e medio-lungo cabotaggio.
Soprattutto nel secondo caso, il peso della crisi di Suez sta
incidendo in maniera determinate sul costo finale delle merci; a
ci? si aggiunge il peso insostenibile dell’ecotassa introdotta a
livello comunitario che va cos? a colpire quello che ? invece il
trasporto pi? ecologico di tutti. Un controsenso, questo – ha
aggiunto ancora l’assessore – che ? stato evidenziato in modo
unanime sia dagli armatori e dai principali fornitori di
carburanti sia dagli esponenti politici presenti all’incontro”.
Secondo l’assessore regionale quanto sta accadendo a livello
nazionale e internazionale ha inevitabilmente ricadute negative
anche in Friuli Venezia Giulia. “Fa specie vedere come chi ha
sostenuto a gran voce a Bruxelles l’inserimento dell’ecotassa e
appartiene alle stesse forze politiche presenti nei banchi
dell’opposizione a Trieste, chieda invece a gran voce il
collegamento marittimo tra Grado e Trieste, quando invece ?
artefice delle grosse difficolt? nel settore”.
“Quello di oggi – ha concluso Amirante – ? stato un utile momento
di confronto con chi opera attivamente nel settore, dal quale
sono emerse interessanti soluzioni, come ad esempio quelle legate
ai propellenti Gnc e biocarburanti, sulla cui intera filiera ?
necessario investire come sistema Paese. Ci? infatti
permetterebbe di evitare quella dipendenza che, a causa di
alterazioni ingiustificate dei prezzi, rischia di mettere in
ginocchio l’economia di una intera nazione”.
ARC/AL/ma/
031214 LUG 24