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(AGENPARL) – mar 02 luglio 2024 L’assessore: il nuovo modello organizzativo ? basato su principi
di accessibilit?, prossimit? ed equit?. Polemiche strumentali
Udine, 2 lug – “In area Giuliana come in area Isontina, la
necessit? di garantire l’accesso ai Lea (livelli essenziali delle
prestazioni sanitarie) in maniera equa e omogenea a tutta la
popolazione, ha richiesto il superamento di un modello
organizzativo frammentato e strutturato in 4 strutture complesse
di area territoriale distrettuale, con una nuova organizzazione
dei servizi consultoriali a rete che si articola in area Giuliana
ed Isontina in due Strutture complesse: ‘Salute della donna
dell’et? evolutiva e della famiglia’ e ‘Disturbi del
neurosviluppo e psicopatologia dell’et? evolutiva’. La nuova
organizzazione ? espressione dei principi di prossimit? e
accessibilit?, equit?, multidisciplinariet? e integrazione.
Nessun ridimensionamento, le polemiche rappresentano solo
strumentalizzazioni da parte di qualche esponente
dell’opposizione consiliare”.
Lo ha sostenuto l’assessore regionale alla Salute, Riccardo
Riccardi, in III Commissione consiliare, intervenendo sul tema
del nuovo modello organizzativo.
L’esponente dell’Esecutivo regionale ha chiarito come la
strutture complessa ‘Salute della donna dell’et? evolutiva e
della famiglia’ prevede 6 sedi: 2 sedi cittadine hub (via Stock e
Valmaura), con un’apertura ad accesso diretto di 10h/giorno da
luned? a venerd? e compresenza di una ricca ?quipe
multidisciplinare; 1 sede cittadina spoke (via Sai) dedicata al
Nucleo funzionale territoriale per il maltrattamento e abuso ai
danni di minori di Area Giuliana; 3 sedi periferiche spoke ad
Aurisina, Muggia e San Dorligo della Valle, rinforzate
garantendo, rispetto al modello precedente, un’apertura con orari
a scacchiera dal luned? al venerd?.
“Le due sedi hub, scelte sulla base di viabilit?, trasporti e
barriere architettoniche oltre che adeguatezza degli spazi, sono
situate in zone molto popolose che distano l’una dall’altra circa
6 chilometri eppure sono ai due estremi della zona cittadina – ha
precisato Riccardi -. L’obiettivo che si propone Asugi alla luce
delle caratteristiche del territorio Giuliano ? quello di non
diffondere piccoli presidi aperti a ore in forza della presenza
di uno o due operatori, ma di garantire a pochi chilometri di
distanza la presenza di Consultori Familiari con una ricca ?quipe
multiprofessionale aperti ad accesso diretto 10 ore al giorno
(dalle 8 alle 18) e in totale gratuit?”.
Dalla pi? recente “Indagine nazionale sui Consultori Familiari
2018-2019” dell’Istituto superiore di sanit? emerge che solo in
11 regioni italiane, incluso il Friuli Venezia Giulia, tutte le
prestazioni consultoriali vengono erogate in regime di totale
gratuit?.
Riccardi ha evidenziato la presenza delle diverse figure
professionali nei Consultori familiari dell’area giuliana ogni
20.000 abitanti in rapporto ai dati dell’indagine 2028-2019
ovvero 12 ginecologi al pari della media nazionale, 50 ostetriche
un numero maggiore rispetto alla media nazionale pari a 25, 46
psicologi rispetto alla media nazionale pari a 17 e 25 assistenti
sociali rispetto alla media nazionale pari a 11. A cui si
aggiungono 4 infermieri, 3 oss e un educatore dedicato al
maltrattamento e abuso ai danni di minori e un terapista della
neuropsicomotricit? dell’et? evolutiva dedicato al lavoro di
promozione della salute nei primi 1.000 giorni di vita.
“A una lettura che tenga conto del numero e della distribuzione
delle sedi sul territorio, della quantit? di operatori presenti
in rapporto alla popolazione ed all’orario di apertura al
pubblico – ha precisato Riccardi – risulta evidente come non si
tratti di un ridimensionamento dell’offerta ma di una
riorganizzazione che potenzia la qualit? dell’offerta stessa alla
popolazione”.
L’assessore regionale ha poi illustrato in sintesi i punti chiave
del nuovo modello organizzativo ovvero il riconoscimento del
principio fondamentale di autonomia e il diritto di scelta della
sede a cui rivolgersi, l’estensione dell’orario di apertura al
pubblico, la garanzia di spazi adeguati, l’ampliamento
dell’offerta rivolta ai giovani, maggiore qualit? delle
prestazioni, potenziamento dell’attivit? domiciliare e garanzia
di integrazione in rete con gli altri servizi territoriali.
ARC/LIS/ma
021847 LUG 24