
(AGENPARL) – lun 01 luglio 2024 COMUNICATO STAMPA
Akelius: il 90% di chi usa l’app a scuola impara l’italiano
UNICEF e Fondazione ISMU ETS: pubblicato il rapporto su risultati e impatto della
sperimentazione in Italia della piattaforma digitale Akelius che ha coinvolto 2.500 alunni
stranieri
Roma, 1° luglio 2024 – UNICEF e Fondazione ISMU ETS pubblicano oggi il rapporto
“L’implementazione della piattaforma digitale Akelius: risultati, impatto e sostenibilità” per
documentare i risultati raggiunti con l’app Akelius in Italia.
Akelius è la piattaforma innovativa che rende l’apprendimento delle lingue un’esperienza
divertente e interattiva. Adottata in 13 Paesi grazie alla collaborazione tra l’UNICEF e la
Fondazione Akelius, l’app offre lezioni, giochi ed esercizi di ascolto, lettura, scrittura e
comprensione orale, adattandosi ai diversi livelli di competenza degli studenti, trasformando
l’apprendimento in un’avventura coinvolgente e personalizzata. In Italia, introdotta dall’UNICEF
nel 2021, ha l’obiettivo di supportare gli alunni con background migratorio nell’apprendimento
dell’italiano come seconda lingua (ITA L2), in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del
Merito. Akelius promuove così un approccio di apprendimento misto, coniugando l’utilizzo
dell’app e di strumenti digitali in classe con i metodi tradizionali di insegnamento.
Dopo una fase pilota in partenariato con AIPI, l’UNICEF ha esteso il programma, grazie alla
collaborazione con Fondazione ISMU ETS, a 55 Istituti Comprensivi e 5 strutture ucraine in
contesti extra scolastici, coinvolgendo, solo nell’anno 2022-23, oltre 1.000 studenti e 450
docenti. Dal 2021 a oggi, il progetto Akelius ha raggiunto circa 700 docenti e oltre 2.500
studenti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, favorendo l’acquisizione della
lingua italiana e l’inclusione di alunni neoarrivati, tra i quali bambine e bambini rifugiati ucraini
in Italia.
La valutazione condotta da Fondazione ISMU sull’implementazione del progetto ha dimostrato
come, grazie alla fornitura di dispositivi digitali (inclusi i tablet) per studenti e docenti, alla
formazione dei docenti sull’utilizzo dell’app in modalità ibrida e al servizio quotidiano di help
desk, Akelius supporta le scuole nel processo di integrazione della tecnologia digitale nei
percorsi di miglioramento della lingua italiana degli alunni neoarrivati. In linea con i risultati
raccolti nella fase pilota, gli studenti hanno dimostrato progressi significativi nell’acquisizione
dell’italiano. Attraverso un test di valutazione sviluppato per le abilità di lettura e ascolto, è
emerso come oltre il 90% degli studenti abbia raggiunto gli obiettivi di apprendimento di
italiano L2 che si erano prefissati, con il 57% degli studenti che ha aumentato le proprie capacità
di oltre un livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Valutazioni positive
emergono anche da parte degli insegnanti: l’81% ritiene che l’utilizzo di Akelius nelle lezioni di
italiano L2 possa migliorare e accelerare l’apprendimento.
Il rapporto evidenzia anche alcune sfide per garantire un’implementazione efficace e la
sostenibilità del programma nel sistema scolastico. Tra queste, emergono difficoltà
organizzative nella gestione degli strumenti tecnologici, nell’integrazione di contenuti digitali
nelle lezioni in modalità mista, ma anche la necessità di investire maggiormente sulla
formazione degli insegnanti, sia per le competenze digitali sia per quelle specifiche
dell’insegnamento dell’italiano L2.
UNICEF e Fondazione ISMU ETS, con il sostegno degli altri partner, proseguiranno la
sperimentazione Akelius anche durante il prossimo anno scolastico 2024-25, a supporto delle
istituzioni, in risposta alle sfide e per valorizzare le buone pratiche e l’impatto positivo
sull’inserimento e l’inclusione degli alunni neoarrivati in Italia.
“La sperimentazione Akelius rappresenta un passo significativo nel supporto all’inserimento
scolastico e all’inclusione di bambine e bambini con background migratorio in Italia,
rispondendo in maniera mirata ai loro bisogni educativi”, dichiara Nicola Dell’Arciprete,