(AGENPARL) - Roma, 28 Giugno 2024(AGENPARL) – ven 28 giugno 2024 Al CNEL il IV Incontro Internazionale del progetto
Erasmus delle società civili organizzate
Due giornate (27-28 giugno) a Villa Lubin sul tema “Sviluppo strategico rurale: dal rischio di spopolamento delle campagne gravi ricadute per le aree rurali e periferiche dell’UE”. Nella prima sono intervenuti tra gli altri il presidente CNEL Renato Brunetta, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e il sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi. Nella seconda ha chiuso i lavori il Direttore Generale della FAO Maurizio Martina.
Si è svolto il 27-28 giugno 2024 presso la sede del CNEL il IV Incontro Internazionale del progetto Erasmus delle Società Civili Organizzate (SCO), sul tema “Sviluppo strategico rurale: dal rischio di spopolamento delle campagne gravi ricadute per le aree rurali e periferiche dell’UE”. L’incontro rientra nel quadro del partenariato tra i Consigli Economico Sociali (CES) di Spagna, Francia, Bulgaria, Grecia, Malta, Irlanda, Italia, Portogallo, Romania oltre al Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE).
I lavori sono stati aperti dal presidente del CNEL Renato Brunetta. “L’agricoltura – ha dichiarato Brunetta – è un settore di eccellenza, che rappresenta la dimensione sociale di un territorio e l’elemento di coesione delle comunità. Ma è da sempre maltrattato. Non deve essere così. Salvare l’agricoltura vuol dire salvare la storia ma anche il futuro del nostro Paese. Vuol dire non tornare al passato ma guardare al domani. L’agricoltura – ha aggiunto – è il settore dove confluisce gran parte dell’immigrazione clandestina e anche questo concorre al progressivo spopolamento del mondo rurale. Servono migrazioni regolate e flussi che prevedano formazione e selezione all’origine, secondo la logica della bilateralità. Basta opacità. Su questo fronte il contributo dei corpi intermedi è fondamentale”.
Alla prima giornata dell’incontro ha preso parte anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. “L’agricoltura – ha affermato il ministro – non è solo luogo di produzione di cibo, ma anche elemento chiave per la tutela dell’ambiente e del territorio. L’Italia ha una lunga storia culturale e normativa che vede l’agricoltura come argine per i fenomeni che rendono il territorio difficilmente abitabile e soggetto a eventi ambientali critici. Questo concetto fa parte anche della storia dell’Unione Europe sin dalle sue origini. Abbiamo bisogno di una PAC che incentivi le produzioni di qualità sostenibili, senza penalizzare economicamente gli agricoltori. Il principio della salvaguardia ambientale deve avere una sufficiente correlazione con il principio della sostenibilità economica”.
Il convegno è proseguito con l’intervento di Maria Tripodi, sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, che ha sottolineato come le zone rurali costituiscano oltre l’80% del territorio dell’Unione europea, soggette a un forte declino demografico. “È quindi necessario – ha dichiarato – creare opportunità di lavoro, garantendo un futuro sostenibile ai giovani, va ridotto il gap digitale e va introdotto un reddito equo per gli agricoltori”
A intervenire per il CESE è stato Peter Schmidt, presidente della Sezione Agricoltura, Sviluppo Rurale, Ambiente, che ha ribadito la necessità di investire nelle infrastrutture per ripopolare le aree rurali. “Dobbiamo anche rendere i lavoratori di queste zone – ha aggiunto – partecipi del progetto europeo, perché l’Europa è il futuro”. Sempre per il CESE, inoltre, ha partecipato Maurizio Reale, presidente dell’Osservatorio dello Sviluppo Sostenibile. “Sviluppo sostenibile ed economia reale – ha detto – devono andare di pari passo, perché non possiamo vivere in un mondo dei sogni. Ricordiamoci poi un altro aspetto essenziale: agricoltura e agricoltori sono la soluzione e non il problema”.
Alle due sessioni ha partecipato un’ampia rappresentanza dei CES nazionali, con un susseguirsi di interventi delle delegazioni straniere e di una nutrita schiera di consiglieri CNEL.
A chiudere i lavori in videocollegamento il Direttore Generale aggiunto della FAO Maurizio Martina. “Stiamo vivendo una fase – ha affermato Martina – di profondo mutamento a livello globale: nelle grandi metropoli confluiranno quasi 2 miliardi di persone da qui al 2030, ponendo rilevanti problemi di sostenibilità da una parte e fenomeni di spopolamento dall’altra. Occorre dare competitività e attrattività alle attività che si svolgono nelle aree marginali. L’intervento pubblico diventa quindi essenziale. Ma la politica agricola comune non basta. Serve un quadro infrastrutturale, in particolar modo per garantire la connettività e quindi per avere reti fisiche e digitali adeguate. È una precondizione fondamentale per lo sviluppo rurale”.
Sul sito CNEL ulteriori informazioni e materiali sulla prima e la seconda giornata.
Ufficio Stampa
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