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(AGENPARL) – ven 28 giugno 2024 Porzi (Misto) annuncia una proposta di legge: “chiediamo alla Regione di
lavorare insieme per adottare un’iniziativa legislativa coinvolgendo le
Associazioni rappresentative delle Autonomie locali ANCI, UPI e UNCEM”
(Acs) Perugia, 28 giugno 2024 – “Una proposta di legge strutturata in 28
articoli finalizzata a definire, in modo organico e sistematico, l’assetto
istituzionale dei territori montani dell’Umbria e, al contempo, a
raccogliere in un testo unitario le varie misure di sostegno alle zone
montane”, così Donatella Porzi (Misto) che ieri ha presentato “una
significativa iniziativa legislativa dal titolo ‘Disposizioni in materia di
tutela, valorizzazione e sviluppo della montagna’, volta – spiega- a
promuovere la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle aree
montane del territorio, riconoscendone la specificità e garantendo il loro
sviluppo socioeconomico attraverso la riduzione delle diseguaglianze e
preservando il territorio e le tradizioni locali”.
“Nel documento – sottolinea Porzi – si individuano nelle Unioni montane i
soggetti che svolgono le funzioni delegate dalla Regione a tutela e
promozione della montagna e si sottolinea l’impegno nello stabilire livelli
essenziali di servizi pubblici per assicurare la vivibilità nelle aree
montane. È inoltre prevista l’istituzione di un apposito Fondo per la
riqualificazione ed il sostegno nei comuni montani dove convergono risorse
finanziarie comunitarie, statali e regionali, nonché di un Osservatorio
regionale sulla montagna”.
“Proprio in questi giorni – afferma Porzi in una nota – in occasione
delle giornate della Montagna promosse da Fai Cisl, il presidente nazionale
di Uncem (Unione nazionale Comuni ed Enti montani), da Assisi ha chiesto
all’assessore regionale Roberto Morroni di dotare l’Umbria di una legge
moderna sullo sviluppo della montagna. Credo che la mia proposta di legge,
frutto di un dettagliato lavoro di approfondimento durato mesi sulla base del
quale abbiamo già elaborato anche una relazione tecnico-finanziaria, possa
essere un buon testo sul quale ragionare insieme per adottare un’iniziativa
legislativa efficace e puntuale in tempi rapidi, coinvolgendo le Associazioni
rappresentative delle Autonomie locali (Anci, Upi e Uncem) e tenendo conto
anche del fatto che lo sviluppo dei territori montani costituisce non solo un
vincolo costituzionale ai sensi dell’art. 44, secondo comma, della
Costituzione, ma anche un obiettivo di interesse nazionale”.
“La legge – viene spiegato nella nota – identifica l’unione montana come
l’organizzazione ideale per rendere effettive le misure di promozione e
sviluppo economico, tutela e valorizzazione dei territori montani. Le unioni
montane avranno il compito di gestire il territorio attraverso interventi di
tutela delle risorse naturali, organizzazione dei servizi pubblici,
promozione delle produzioni locali e sviluppo delle attività economiche, tra
cui turismo, artigianato e agricoltura. La Giunta regionale avrà il compito
di individuare i livelli essenziali dei servizi pubblici nelle aree montane
entro centottanta giorni dalla pubblicazione della legge. Questi servizi
comprenderanno presidi sanitari e servizi per la persona e le famiglie
(incentivando l’attività di medici e operatori socio-sanitari nelle zone
montane), istruzione e formazione (con disposizioni volte ad assicurare il
servizio scolastico nelle zone montane), trasporto pubblico locale (rete
stradale e ferroviaria) e disponibilità di servizi internet a banda
ultralarga. La strategia – viene evidenziato – mira a rafforzare la
vitalità e l’attrattività dei borghi umbri incentivando i soggetti privati
nel recupero e manutenzione degli edifici storici e realizzando opere
pubbliche nel rispetto dei caratteri distintivi dei borghi, migliorando la
qualità della vita per i residenti con gli arredi e i servizi urbani,
incentivando il turismo e favorendo le attività economiche locali attraverso
il sostegno per la nascita di nuove imprese e botteghe multifunzionali
all’interno dei borghi. La legge prevede l’approvazione di un programma
annuale di attuazione per la montagna, che identificherà interventi mirati a
promuovere e valorizzare le risorse montane, garantendo la disponibilità di
risorse finanziarie e criteri di assegnazione chiari. Una quota della tariffa
idrica sarà destinata alla difesa e tutela dell’assetto idrogeologico del
territorio montano, garantendo interventi specifici per la protezione
dell’ambiente e delle risorse naturali. Viene istituito l’Osservatorio
regionale sulla montagna, che avrà il compito di analizzare e studiare le
problematiche del territorio montano, fornendo elementi informativi utili
alla definizione delle politiche regionali. Il fondo regionale per la
riqualificazione e il sostegno dei comuni montani – conclude Porzi –
fornirà le risorse necessarie per sostenere le unioni montane e promuovere
interventi specifici di sviluppo e valorizzazione”. RED/as
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/78802