
(AGENPARL) – gio 27 giugno 2024 Consiglio Comunale: approvata a maggioranza la mozione del centrodestra
contro la pista ciclabile. Stasera seduta ordinaria con 15 punti
Il Consiglio comunale, a conclusione della seduta straordinaria di ieri sera, ha approvato con 13 voti
favorevoli dei consiglieri del centrodestra e 8 contrari dei consiglieri del centrosinistra la mozione contro la
pista ciclabile (340mila euro di fondi Pnrr) nel cosiddetto “Triangolo San Luigi” (le vie Giovanni Burgio –
Giorgio Arcoleo, Principessa Maria Josè e il viale Principe Umberto) presentata dai primi. Con essa si
sottolinea che: “Ad oggi non è pervenuto al Consiglio nessun Piano del traffico, previsto dal codice della
strada e obbligatorio per i Comuni con più di 30mila abitanti, e non è possibile intervenire in modo slegato,
così come sta avvenendo con uno studio viario nel centro storico e un altro nella zona del triangolo San
Luigi. La scelta dell’Amministrazione sulla pista ciclabile ha colto di sorpresa la cittadinanza, in particolare
i commercianti, che hanno espresso il proprio forte dissenso, e noi consiglieri comunali e sulla stessa non
vi è stata alcuna concertazione e condivisione con le associazioni di categoria. La determina 391 dell’11
maggio 2024 approva il progetto, il cui costo previsto è di circa 450mila euro, tramite
finanziamento con la Cassa depositi e prestiti e che contempla la rimozione di alcune rotatorie e altri lavori
fondamentali e complementari alla realizzazione della pista ciclabile. Ma il Piano triennale delle opere
pubbliche, insieme a quello annuale, non è stato ancora votato dal Consiglio e inoltre il Comune non è
dotato di un Piano della mobilità ciclistica”. La mozione si conclude impegnando il sindaco “a sospendere
l’imminente avvio dei lavori e a individuare un luogo più idoneo, situato nelle zone periferiche della città,
dove realizzare una pista ciclabile a beneficio della collettività”.
Sull’argomento si sono fronteggiate due tesi: da una parte i rappresentanti del centrodestra –
intervenuti il primo firmatario Sergio Gruttadauria, che ha illustrato il documento stigmatizzando “le gravi
criticità causate dalla decisione della Giunta”, Francesco Alparone, Antonio Montemagno, Aldo Grimaldi,
Valentina Messina, Marco Failla, Ivana La Pera, Luca Distefano e Giuseppe Rabbito -, che hanno posto una
serie di interrogativi sulle diverse e persino irreversibili problematiche che, a loro dire, si innescherebbero
“anche a causa delle ristrettezza della carreggiata che ne deriverebbe” e hanno ritenuto la pista ciclabile in
questione “senza alcun senso logico e per di più assai penalizzante per i commercianti, per il traffico e per
l’intera città”, suggerendo la sua allocazione “in un’altra zona più periferica” e invitando
l’Amministrazione “a fare marcia indietro”; dall’altra parte i rappresentanti del centrosinistra Vincenzo Di
Stefano, Pia Giardinelli, Claudio Panarello e Fabio Interlandi, che hanno plaudito alla decisione
dell’esecutivo, “giunta dopo un percorso democratico e partecipativo e capace di contemperare le diverse
esigenze, con ricadute positive sulla mobilità sostenibile, sulla salute e persino sui commercianti”. Il
sindaco Fabio Roccuzzo ha evidenziato “gli incontri e il largo coinvolgimento sul tema” e ricordato come
la pista ciclabile, su cui si è detto “pronto a raccogliere suggerimenti e proposte”, sia “parte integrante di un
contesto che contempla, come da nostro programma elettorale, il ritorno ai sensi unici, l’eliminazione delle
rotatorie, la collocazione di semafori intelligenti, l’avvio del parcheggio scambiatore in piazza
Risorgimento e, con il possibile accordo con Sostauto che farà risparmiare al Comune gli 800mila euro
della causa che abbiamo ereditato, il ripristino delle strisce blu con una loro attenta rimodulazione”.
Oggi 27 giugno, alle 19, l’assise tornerà a riunirsi in seduta ordinaria con all’ordine del giorno ben
15 punti.
Caltagirone, 27 giugno 2024