
(AGENPARL) – mer 26 giugno 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Bovinicoltura, giornata di studio nel dipartimento di Agraria *
*dell’Università di Sassari*
*Evento patrocinato dall’Accademia Nazionale di Agricoltura*
26 giugno 2024
*SASSARI.* Si terrà venerdì 28 giugno dalle 9.30 alle 13.00, nell’aula
magna Barbieri del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari
(viale Italia 39a), un convegno di studi su “Bovinicoltura e valorizzazione
delle risorse ambientali della Sardegna. L’evento si aprirà con i saluti
del Magnifico Rettore, Gavino Mariotti.
In Sardegna il settore bovino costituisce la seconda attività zootecnica
per l’economia agricola regionale, con due indirizzi, uno da carne e uno da
latte. Secondo la Banca Dati Nazionale aggiornata al 2023, nel nostro
territorio sono presenti poco più di 9000 aziende in cui si allevano circa
286.000 capi. L’indirizzo per la produzione della carne è quello più
importante, sia per numero di aziende bovine (circa l’80%), che per capi
allevati (circa il 70%) e diffusione territoriale. Esso, com’è noto, è
caratterizzato dalla linea vacca-vitello e dalla fase di ingrassamento.
La prima è una forma di allevamento che promuove e sostiene la produzione
di vitelli da destinare all’ingrassamento. La seconda completa il ciclo
portando il vitellone, a seconda dei casi, ad un peso alla macellazione di
450-500 kg (vitellone leggero) o 600-650 kg (vitellone pesante).
La filiera del bovino da carne è concentrata per lo più nei comuni del
centro e del nord dell’Isola, caratterizzati da ambienti per lo più
collinari, dove sono allevate tre razze rustiche locali (Sarda, Sardo-Bruna
e Sardo-Modicana) e razze estere specializzate (Limousine e Charolaise)
utilizzate come linee paterne e incrociate con vacche delle razze locali al
fine di ottenere dei meticci con caratteristiche intermedie tra i tipi
genetici parenterali. Per lo stesso motivo, quasi la metà dei capi presenti
in Sardegna è rappresentata da meticci, che sono distribuiti in maniera
uniforme sull’intero territorio regionale. Al contrario, le razze in
purezza quali Charolaise e Limousine sono concentrate per lo più nel nord
Sardegna, la Sardo-Bruna e la Sarda nel centro, mentre la Sardo-Modicana
nella regione del Montiferru.
La giornata di studi organizzata dal Dipartimento di Agraria
dell’Università di Sassari ha lo scopo di fare il punto sulle filiere della
carne bovina in Sardegna e sulla capacità che hanno mostrato diversi
progetti di ricerca di trasferire l’innovazione al mondo degli allevatori e
dell’industria della trasformazione delle carni e dell’economia
rigenerativa a vallo del processo. In questo quadro saranno presentati i
progetti di ricerca Bovaria, ProBovis, Boes, Meat Culture e Versoa,
condotti dai ricercatori di Agraria rispettivamente con le aziende Forma,
Milia, Cooperativa Produttori Arborea e BSGreen. Il convegno è organizzato
con il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, il cui
presidente prof. Giorgio Cantelli Forti porterà il saluto e trarrà le
conclusioni, e dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali,