
(AGENPARL) – lun 24 giugno 2024 Siccità: Cia-Agricoltori, istituire tavolo di crisi
Documento Cia Potenza-Matera
Le disponibilità di acqua nelle principali dighe lucane ad oggi è di circa
200 milioni di mc in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno 2023.
Tali risultanze sono particolarmente allarmanti soprattutto per il settore
agricolo e per gli effetti negativi che si potrebbero ripercuotere sugli
areali asserviti.
La situazione preoccupa molto gli Agricoltori anche in ragione del fatto
che i livelli d’invasamento registrati ad oggi sono i peggiori degli ultimi
15 anni, bisogna ritornare al 2008 per registrare livelli di invasamento al
disotto di quelli presenti oggi, infatti al 2008 i milioni di mc presenti
erano 285.
In termini assoluti oltre alla netta contrazione delle disponibilità
rispetto allo stesso periodo del 2023, i livelli invasati ad oggi nelle
principali dighe lucane si attestano a 288 milioni di mc, circa 56
milioni di mc in meno nel raffronto con giugno del 2020 anno nel quale i
volumi di risorsa invasata si attestarono a circa 334 milioni di Mc e 3
milioni di mc in più nel rapporto con l’anno 2008 anno nel quale furono
invasati solo 285 milioni di mc.
Abbiamo citato l’anno 2008 e l’anno 2020 in quanto sono state quelle che
vengono ricordate come le due annualità nelle quali è stato rilevato un
bassissimo indice di piovosità e di rimando ridotti livelli di accumulo
della risorsa idrica nelle principali dighe lucane.
In ragione del quadro rappresentato, considerate le temperature in atto e
le previsioni che tendono a confermare ulteriori settimane con modestissimi
indici di piovosità è necessario assumere ogni utile soluzione volta a
favorire un uso razionale e mirato dell’acqua.
Tutti siamo chiamati ad agire con consapevolezza e responsabilità, a
partire dall’uso potabile e contestualmente agli usi irrigui in
agricoltura, senza dimenticare in questi periodi gli altri usi a partire da
quello turistico.
In merito al comparto agricolo è indispensabile oltre che doveroso adottare
tempestivamente un piano di utilizzo che tenga conto delle disponibilità
effettive, prevedendo eventuali correttivi e interventi compensativi che
salvaguardino le colture in atto e fornisca precise indicazioni in
relazione alle seconde e nuove colture.
Bene ha fatto il Consorzio di Bonifica ad allertare tutte le autorità
preposte affinché non solo vengano confermate i quantitativi di acqua
richiesti e concordati al tavolo interistituzionale per il governo della
risorsa idrica in modo da non creare disagi ai piani coltura in corso a
partire da quelli destinati agli areali del nord della Basilicata.
Come CIA Agricoltori chiediamo inoltre che si autorizzi il Consorzio ad
effettuare tutte le manovre e le operazioni di spostamento/scarico di
volumi di risorse attivabili fra gli schemi lucani in modo da poter
compensare esigenze e disponibilità con manovre di integrazioni fra areali
del territorio lucano.
Questo permetterebbe di affrontare e risolvere alcune situazioni
emergenziali in particolare negli areali asserviti dalla diga di S.
Giugliano che oggi presentano situazioni di evidenti difficoltà,
intervenire per risolvere alcune evidenti criticità negli areali della
Valle dell’agri e come innanzi citati l’area del Vulture lavellese.
In ragione di quanto suesposto come CIA Agricoltori chiediamo che venga
istituito il tavolo di crisi per la gestione della risorsa idrica a cui far
partecipare anche le Organizzazioni Professionali agricole maggiormente
rappresentative.
Piena disponibilità a collaborare fornendo tutto il nostro contributo per
gestire al meglio questa complessa fase che richiede appropriate ed
equilibrate soluzioni in materia di utilizzo e uso della risorsa acqua,
bene sempre più prezioso e vitale per Cittadini ed imprese.
In ogni caso non possiamo sottrarci nel rimarcare ancora una volta
l’importanza di procedere con grande solerzia al completamento o all’avvio
dei lavori che riguardano gran parte delle strutture e delle reti presenti
nella nostra Regione.
Urge farlo anche in ragione dei finanziamenti previsti a livello nazionale
ed Europeo di quelle disponibili e di quelle che bisogna ulteriormente
intercettare.
Riteniamo visto quanto emerge anche con una certa ciclicità di effettuare
che oggi bisogna adoperarsi senza riserve sul versante delle opere
funzionali all’accumulo e alla distribuzione della risorsa idrica con
grande impegno da parte di tutti a partire dalle Istituzioni Regionali per
elevare la qualità dei servizi nella filiera dell’oro blu e per il futuro
di gran parte della nostra economia.
Abbiamo bisogno in primis visto anche gli effetti dei cambiamenti climatici
di poter contare su invasi e strutture connesse oltre alle reti che devono
funzionare a pieno regime.
Purtroppo ad oggi non è cosi, sia sugli invasi principali come
Montecotugno, Pertussillo, Camastra e San Giuliano ma anche su quelli
minori, come il Basentello o Gannano, siamo in attesa dell’entrata a regime
di quella di Marsiconuovo tutto è funzionante a regime ridotto o con
prescrizioni anche di natura strutturali.
Storia a parte riguarda la Diga del Rendina per la quale non si hanno
notizie circa lo stadio della progettazione e i relativi lavori per la sua
messa a regime. Ad oggi le informazioni che circolano parlano di un
fabbisogno finanziario per procedere ad un organico e completo intervento
di oltre 120 Meuro a fronte di una disponibilità di solo 43 meuro.
Considerata la strategicità e l’importanza di tale opera per l’area nord
della Basilicata bisogna fare ogni sforzo per candidarla nei programmi in
essere del PNIISSI.
Questa opera risulta prioritaria e non più procrastinabile, in quanto tali
areali del nord della Basilicata vengono serviti tramite risorsa rilasciata
dalla Puglia, tramite appropriate e formali intesa assunte al tavolo
interistituzionale per il governo della risorsa idrica al quale partecipano
l’AdB dell’appennino meridionale, Acqua Sud SPA, Regioni Puglia e
Basilicata e CdB.
Attendiamo che una delle principali azioni del nuovo esecutivo regionali
riguardi proprio le strutture, le opere e la governance della risorsa
idrica quale fattore sempre più centrale nello scacchiere economico e
sociale dei nostri territori.
Cia-Agricoltori Potenza e Matera