
(AGENPARL) – gio 20 giugno 2024 Comunicato stampa
Difficile da trovare un laureato su due
“Introvabili” i profili nell’ambito ingegneristico,
medico-paramedico e scientifico
Roma, 20 giugno 2024 – Gli esami di maturità sono iniziati e molti giovani, quasi
neodiplomati, dovranno presto decidere se iscriversi all’università, valutando anche le
opportunità che offre il mercato del lavoro per i laureati dei diversi indirizzi di studio.
È importante, allora, sapere che nel 2023 le imprese italiane dell’industria e dei servizi
hanno pianificato di assumere oltre 768mila laureati, pari al 13,9% del totale dei 5,5 milioni
di contratti di lavoro programmati. Ma le imprese hanno difficoltà a trovare quasi 1
laureato su 2, cioè 376mila figure.
Queste alcune delle indicazioni provenienti dal Sistema informativo Excelsior che
Unioncamere realizza in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,
relative alle opportunità di lavoro per i laureati e analizzate insieme ad AlmaLaurea nel
volume “Laureati e lavoro”.
Economia e ingegneria le lauree più richieste
L’indirizzo economico è il corso di laurea più richiesto dalle imprese con 223mila contratti
programmati nel 2023, seguito dall’insieme degli indirizzi di ingegneria, che arrivano a una
richiesta complessiva di 162mila profili, suddivisi in 53mila laureati in ingegneria
industriale, 49mila in ingegneria civile e architettura, 45mila in ingegneria elettronica e
dell’informazione e 15mila in altri indirizzi di ingegneria.
Tra gli altri indirizzi più richiesti figurano anche quello di insegnamento e formazione
(117mila), quello sanitario e paramedico (62mila) e quello scientifico-matematico-fisico-
informatico (56mila).
Le motivazioni della difficoltà di reperimento
Le imprese hanno riscontrato difficoltà nella ricerca di 1 laureato su 2, pari a 376mila
entrate nel 2023 (il 49% delle entrate di laureati), accentuando una situazione già
complessa e che nel 2019 riguardava 1 laureato su 3.
Nel 62,9% dei casi il motivo di tali difficoltà è dato dal “gap di offerta”, ovvero un ridotto
numero di candidati disponibili sul mercato, soprattutto quando si ricercano laureati degli
indirizzi statistico, sanitario e paramedico, medico e odontoiatrico e chimico-farmaceutico.
Più contenute le difficoltà di reperimento legate al “gap di competenze”, ovvero collegate
alla formazione non adeguata, indicate dalle imprese nel 29,3% dei casi.
I laureati introvabili
Le professioni che le imprese fanno più fatica a reperire per i laureati interessano in
particolare l’ambito ingegneristico, medico e paramedico e scientifico. Più nel dettaglio, tra
le professioni “introvabili” si evidenziano gli ingegneri elettrotecnici (90,6%), gli ingegneri
dell’informazione (80,7%), le professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche (80,3%), i
tecnici gestori di reti e di sistemi telematici (74,5%), i farmacisti (73,1%), gli specialisti in
Per ulteriori informazioni:
terapie mediche (71,4%), i medici generici (70,9%) e i progettisti e amministratori di sistemi
(69,8%).
I tassi di occupazione
I dati dell’indagine di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati offrono
indicatori utili dal lato dell’offerta per comporre un quadro più completo sul mercato del
lavoro del capitale umano altamente qualificato.
Nel 2022 il tasso di occupazione – a un anno dal conseguimento del titolo – è pari al 75,4%
tra i laureati di primo livello e al 77,1% tra i laureati di secondo livello. Il confronto con le
precedenti rilevazioni conferma il trend positivo non solo rispetto all’anno precedente ma
anche rispetto a quanto osservato nel 2019.
Inoltre, con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le opportunità
occupazionali offerte ai laureati migliorano: a cinque anni dalla laurea il tasso di
occupazione è infatti pari al 92,1% per i laureati di primo livello e all’88,7% per quelli di
secondo livello.
Nel dettaglio, si osservano tassi di occupazione più elevati a cinque anni dalla laurea per gli
indirizzi ingegneria elettronica e dell’informazione (96,2%), statistica (95,8%), ingegneria
industriale (95,6%), altri indirizzi di ingegneria (95,0%) e nell’area scientifica, matematica,
fisica e informatica (92,6%).
Per ulteriori informazioni:
Grafico 1 – GLI INDIRIZZI DI LAUREA PIU’ RICHIESTI DALLE IMPRESE NEL 2023 (valori assoluti)
Fonte: Unioncamere – MLPS, Sistema Informativo Excelsior, 2023
Grafico 2 – LE PROFESSIONI PER LE QUALI LE IMPRESE SEGNALANO LA MAGGIORE DIFFICOLTÀ DI
REPERIMENTO DI LAUREATI* (valori %)
* Sono state considerate le professioni con almeno 2.000 ingressi per le quali le imprese richiedono almeno il
50% di laureati.
Fonte: Unioncamere – MLPS, Sistema Informativo Excelsior, 2023
Per ulteriori informazioni:
Grafico 3 – TASSI DI OCCUPAZIONE DEI LAUREATI* (valori %)
* Laureati 2021 e 2017 intervistati a uno e cinque anni dal conseguimento del titolo.
** Sono considerati i laureati non iscritti ad altro corso di laurea.
Fonte: AlmaLaurea, Indagine sulla Condizione occupazionale dei laureati, 2023