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(AGENPARL) – dom 16 giugno 2024 Le Zone Economiche Speciali (ZES), ai sensi del D.L. 20 giugno 2017, n. 91,
sono zone geograficamente identificate, da istituire su aree che presentino
un nesso economico funzionale, al fine di creare condizioni strutturali
per lo sviluppo del Mezzogiorno, favorire l’impianto di nuove imprese e
l’implementazione di quelle già esistenti, attrarre investimenti,
promuovere l’occupazione, favorire la semplificazione amministrativa e
burocratica, offrire incentivi e sgravi fiscali e realizzare interventi
infrastrutturali per promuovere lo sviluppo.
Le ZES, create dal Governo Gentiloni e con marchio di fabbrica PD, per
svolgere la loro mission, devono contestualizzarsi e realizzarsi in
relazione alle caratteristiche peculiari dei diversi territori ed alle loro
naturali vocazioni di sviluppo, pertanto necessitano di decentramento
amministrativo, affidato alle autonomie locali.
In tale prospettiva la ZES jonica, interregionale tra Puglia e Basilicata,
collegata all’importante porto di Taranto, crocevia sul Mediterraneo,
avrebbe dovuto rappresentare un importante e rivoluzionario strumento di
sviluppo per il Mezzogiorno, in particolare nel settore agroalimentare,
aerospaziale e turistico.
L’istituzione di una ZES unica da parte del Governo Meloni rischia di
soffocare le autonomie locali e bloccare le imprese che già avevano aderito
alle ZES su base regionale, col pericolo di appesantire la burocrazia e
rallentare l’attuazione della stessa ZES.
Lo si è già sperimentato con la cabina di regia del Governo sul PNRR, che
ha creato paralisi, rallentamenti ed ha fatto perdere importanti
investimenti specie al Sud. Oltretutto da parte di questo Governo non
risultano nemmeno previste risorse per una adeguata copertura finanziaria
della ZES unica.
In realtà la ZES unica per il Mezzogiorno, voluta fortemente dal ministro
Fitto e prontamente sposata dal suo ormai sodale Melucci, rappresenta il
grande bluff dell’attuale Governo nei confronti delle Regioni del Sud ed un
modo per distrarre l’attenzione dalla pericolosa deriva dell’autonomia
differenziata.
Affidare ad un unico commissario la ZES del Mezzogiorno è un altro modo per
accentrare i poteri a Palazzo Chigi e bloccare le autonomie locali e le
loro attività.
Non stupisce dunque l’entusiasmo con cui il Sindaco di Taranto e Presidente
della Provincia Rinaldo Melucci, che pur conosce questi problemi, aderisce
al progetto di ZES unica, proponendo in termini piuttosto generici il
superamento degli aspetti fortemente nocivi al nostro territorio.
Mariagrazia Mellone
Segreteria provinciale Pd Taranto