
(AGENPARL) – ven 07 giugno 2024 *Professioni, a Napoli la quarta edizione del Premio “Uniti per la
legalità” *
*/Cataldi (presidente UNGDCEC): “Commercialisti hanno ruolo fondamentale
nel contrasto al crimine”/*
“Il messaggio che lanciamo in qualità di giovani professionisti è quello
di individuarci sempre più come tutori della legalità. Lavoriamo al
fianco di istituzioni e magistratura svolgendo un ruolo fondamentale nel
contrasto alla criminalità organizzata”. Lo ha affermato *Francesco
Cataldi*, presidente nazionale dell’Unione nazionale giovani dottori
commercialisti ed esperti contabili, nel corso della quarta edizione del
premio “Uniti per la legalità” promosso dall’Unione e svoltosi presso il
bene confiscato alla camorra Casa Gio (La Gloriette) a Napoli. “Quella
odierna – evidenzia Cataldi – è stata anche l’occasione per mettere a
confronto due normative importanti come il Codice della crisi d’impresa
e quello Antimafia che, pur avendo finalità diverse, devono comunicare
tra loro per coglierne gli aspetti comuni”.
Il ruolo dei commercialisti è stato ribadito anche da *Eraldo Turi*,
presidente dell’Ordine dei commercialisti partenopeo: “Siamo un presidio
di legalità. I commercialisti lottano contro la criminalità con tutte le
loro forze e fanno in modo di essere sempre all’interno della linea che
demarca la legalità dal crimine: non ci voltiamo mai dall’altra parte,
ma interveniamo tempestivamente ogni volta che registriamo i primi
segnali di allarme”.
Tanti i premiati nel corso dell’edizione partenopea del premio, come
sottolineato da *Carolina Rumboldt*, delegato Diritto penale
dell’economia della Giunta Nazionale Ungdcec: “Per la quarta edizione
del premio, la prima volta a Napoli, abbiamo scelto un bene confiscato
alla camorra oggi divenuto simbolo della lotta alla criminalità
organizzata. I premiati sono tutte persone impegnate da anni in prima
linea in questa battaglia come *Francesca D’Onofrio*, presidente della
coop sociale L’Orsa Maggiore che ha in affidamento il bene di Posillipo,
*Teresa Areniello*, presidente della sezione misure di prevenzione del
Tribunale di Napoli, *Luigi Ferrucci*, presidente della Fai Nazionale,
*Rosario D’Angelo*, coordinatore regionale della Fai e *don Antonio
Loffredo*, già presidente della Fondazione San Gennaro”.
*Enrico Lombardo*, codelegato Diritto penale dell’economia della Giunta
Nazionale Ungdcec, ha aggiunto che “il livello del confronto scientifico
fra gli operatori del settore, magistrati e professionisti, è stato
molto elevato e sono emersi diversi spunti di riflessione per possibili
future proposte di modifiche legislative che aiutino a gestire al meglio
le aziende in sequestro”.
Soddisfazione è stata espressa da *Elisabetta Garzo*, presidente
Tribunale di Napoli: “Che la giornata di studi si svolga in un bene
confiscato alla camorra è un segnale forte dell’impegno dello Stato
contro la criminalità. La lotta alla criminalità è difficilissima, da
decenni sono impegnata in questo campo avendo ricoperto diversi
incarichi. Oggi c’è maggiore consapevolezza da parte della collettività
dell’importanza del rispetto della legalità e questo è già un fatto
importante”.
Sui pericoli delle infiltrazioni malavitose nel tessuto imprenditoriale
si è soffermata *Teresa Areniello*, presidente della sezione penale
misure di prevenzione del Tribunale di Napoli: “Abbiamo un’iniziativa
economica, soprattutto al Sud ma non solo, altamente inquinata dalla
presenza della criminalità. L’obiettivo è sottrarre le imprese alla
criminalità ma senza chiuderle: bisogna intervenire nelle modalità di
gestione una volta eradicata la componente criminale, evitando che il
cittadino pensi che dove interviene lo Stato c’è incapacità gestionale”.
Per *Bruno Corda*, direttore Agenzia per i beni sequestrati e confiscati
alla criminalità organizzata “da Napoli arriva un messaggio forte non
solo di riappropriazione dei beni della criminalità da parte dello Stato
ma anche in termini di ripresa delle aziende che sono in grado di
proseguire la propria vita una volta riabilitate. In questo lavoro i
professionisti sono preziosi a supporto della nostra Agenzia”.
*Livia De Gennaro*, giudice della sezione Procedure concorsuali del
Tribunale di Napoli ha sottolineato l’importanza di “una iniziativa che
è importante esempio di una grande funzionalità pubblica di un bene
prima gestito dalla camorra che oggi ha una forte valenza sociale in
favore di minori e disabili”.
Napoli, 07 giugno 2024
/Nella foto, da sinistra: Carolina Rumboldt, Francesco Cataldi,
Elisabetta Garzo, Bruno Corda e Teresa Areniello/
L’ufficio stampa
Dr. Marco Caiazzo
Ufficio Stampa U.N.G.D.C.E.C.
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