
(AGENPARL) – gio 06 giugno 2024 FMAV presenta due nuove mostre: “Marina Caneve. A terra tra gli animali” a Palazzo S. Margherita e “Facce da Biennale” alla Palazzina dei Giardini
** comunicato stampa
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DUE NUOVE MOSTRE PER LA STAGIONE ESTIVA DI FMAV
Marina Caneve. A terra tra gli animali
FMAV Palazzo Sanata Margherita, Modena
Facce da Biennale
FMAV Palazzina dei Giardini, Modena
Opening venerdì 7 giugno ore 18-20
SCARICA QUI LA CARTELLA STAMPA COMPLETA E LE IMMAGINI DI MOSTRA (https://www.dropbox.com/scl/fo/byghi33z4ja1meow99akt/AGIC6DH_ktjoIqLWY1okiog?rlkey=bzl0pggsfef0p7uan5t9gu4tk&st=druc1hh7&dl=0)
Marina Caneve. A terra tra gli animali, 2024, FMAV Palazzo Santa Margherita, Modena. Installation wiew della mostra ph ©R.P. Guerzoni_Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2023)
FMAV Fondazione Modena Arti Visive presenta il 7 giugno 2024 (fino al 6 ottobre 2024), presso FMAV Palazzo Santa Margherita la mostra Marina Caneve. A terra tra gli animali a cura di Daniele De Luigi, progetto sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito della dodicesima edizione dell’Italian Council.
Il progetto, tra gli 11 selezionati dalla Commissione di valutazione nell’Ambito 1 – Committenza internazionale e acquisizione di nuove opere per i musei pubblici italiani, è stato presentato nel corso della sua realizzazione presso i numerosi partner culturali nazionali e internazionali. Il titolo è tratto da una delle lettere scritte a Felice Bauer da Franz Kafka, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte. Con A terra tra gli animali, Marina Caneve esplora le ambiguità insite nel ruolo di dominio che l’uomo esercita sulla natura e le tensioni che emergono dalla sua relazione con gli altri animali. A partire da uno studio analitico del progetto Natura 2000, la rete di corridoi ecologici promossi dall’Unione Europea per preservare la biodiversità, l’artista mette in atto una connessione visiva tra le infrastrutture di collegamento per la fauna selvatica, i video generati dai sistemi di monitoraggio e il paesaggio delle riserve naturali, toccando temi chiave come migrazione e
libertà di movimento, i diritti degli animali non umani, la conservazione degli ecosistemi e, in ultima analisi, la possibilità di ripensare il ruolo dell’essere umano nel mondo.
Un’ampia serie di fotografie a colori è dedicata al paesaggio delle riserve naturali, con particolare attenzione alla presenza animale, alle barriere e ai sistemi di monitoraggio dei flussi. Parallelamente, a partire dalla ricerca teorica sviluppata dall’autrice sui temi evocati dallo studio dell’infrastruttura, l’artista presenta una serie di fotografie come risposta alle ricerche culturali, tecniche e sociali sui temi delle infrastrutture, il design, gli animali e la loro rappresentazione, le politiche, la libertà di movimento e la preservazione della biodiversità. La ricerca visiva comprende architetture costruite dagli animali come i termitai.
Tra le infrastrutture più importanti della rete ci sono i ponti, che facilitano la fauna nel superamento delle barriere architettoniche: le recinzioni dirigono i percorsi degli animali e le camere di monitoraggio ne tracciano i movimenti, mettendone in dubbio l’effettiva libertà. I ponti sono stati fotografati sul campo da Marina Caneve in diversi paesi UE: Paesi Bassi, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Belgio, Slovenia, Ungheria, Romania, Danimarca, Grecia, Spagna, Italia. Le immagini in bianco e nero richiamano l’idea di documento e di tipologia architettonica, evocando nell’installazione in mostra, realizzata in collaborazione con lo studio di exhibition design Etaoin Shrdlu, l’idea di infrastruttura per “riportare ordine cosmico”, ispirandosi al Monumento Continuo di Superstudio.
A partire, inoltre, dal footage delle “camere trappola” installate dai ricercatori sui ponti a scopo di documentazione e monitoraggio, Marina Caneve ha realizzato un’installazione video a tre canali, a suggerire, attraverso la presenza di animali e uomini, una riflessione sulle politiche migratorie contemporanee, la sorveglianza e l’immagine involontaria. I video sono accompagnati da una traccia sonora originale composta da Renato Rinaldi, ispirata ai racconti di Kafka, tra cui “Josephine e il popolo dei topi”, ai suoni dell’ambiente naturale e a quelli di deterrenza per allontanare gli animali dal pericolo.
Il progetto vanta anche due sponsor tecnici: l’editore Fw:Books di Amsterdam, che pubblicherà il libro On the ground among the animals, realizzato in collaborazione con il noto graphic designer Hans Gremmen, e Ghella, la più antica azienda italiana di grandi infrastrutture nata nel 1867 e attiva in tutto il mondo, specializzata in scavi in sotterraneo.
Al termine del progetto, le opere saranno acquisite nella Collezione Galleria Civica del Comune di Modena, gestita da FMAV.
In occasione della mostra, inoltre, il Dipartimento educativo FMAV ha avviato un progetto speciale in collaborazione con nove classi dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena (Primarie Rodari e King e Secondaria di I grado Mattarella), in cui i bambini e i ragazzi coinvolti rielaborano alcune tematiche della ricerca dell’artista, conducendo approfondimenti sul rapporto dell’uomo con gli animali e con l’ambiente. Gli esiti di questo progetto saranno presentati in una mostra didattica che sarà allestita a Palazzo Santa Margherita in parallelo alla personale dell’artista.
https://www.fmav.org/mostre/facce-da-biennale/
Facce da Biennale, 2024, FMAV Palazzina dei Giardini, Modena. Installation wiew della mostra ph ©R.P. Guerzoni
Sempre il 7 giugno 2024 (fino al 15 settembre 2024) FMAV presenta anche la mostra Facce da Biennale a cura di Chiara Dall’Olio presso la Palazzina dei Giardini, mentre è in corso la 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
A Modena 106 fotografie in bianco e nero sono state selezionate dal fondo di oltre 10.000 scatti “Archivio Arte Fondazione”, di proprietà di Fondazione di Modena, costituito da negativi su pellicola 6×6 cm realizzati dell’agenzia fotografica Cameraphoto di Venezia.
Le immagini in mostra raccontano la più importante manifestazione di arte contemporanea italiana riconosciuta in tutto il mondo, la Biennale d’Arte di Venezia, utilizzando il punto di vista dei suoi visitatori.
Fin dalla sua prima edizione nel 1895, la kermesse veneziana è stata infatti oggetto di una sempre maggiore attenzione del pubblico, composto non solo da addetti ai lavori, artisti, curatori, critici, collezionisti, giornalisti, che la considerano un’imperdibile occasione di incontro, ma anche da personalità del mondo della politica e dello spettacolo, e, in modo sempre più crescente, del pubblico di curiosi e amanti dell’arte.
Le fotografie rappresentano le inaugurazioni delle principali mostre allestite all’interno dei padiglioni nazionali nell’arco temporale tra il 1948 e il 1986. La mostra si apre con il ritratto di Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma dal 1942 al 1975, ritratta davanti a un Picasso alla Biennale del 1948.
Poi via via gli scatti immortalano i visitatori nel corso delle successive edizioni nelle sale di Giorgio Morandi, Filippo de Pisis, Alexander Calder, Giorgio De Chirico. La mostra racconta le presenze a Venezia di artisti come Jackson Pollock, Emilio Vedova, Alberto Burri, Franz Kline, Alberto Giacometti, Giuseppe Capogrossi, per citarne alcuni.
Uno scatto ritrae, siamo nel 1964, l’artista americano Robert Rauschenberg mentre allestisce le sue opere nella sede dell’ex Consolato degli Stati Uniti a San Gregorio dove espone insieme a Jim Dine, Jasper Johns, Morris Louis, Kenneth Noland, Frank Stella, John Chamberlain e Claes Oldenburg. Gli artisti Cesare Tacchi e Renato Mambor o l’attrice Paola Pitagora si fanno ritrarre insieme alle opere di Roy Lichtenstein. Ma ci sono anche i volti della politica, come Aldo Moro in visita alla sala di Alberto Burri, o Pietro Ingrao e Tina Anselmi in visita alla mostra “Ambiente-Arte” al padiglione centrale.
Fino alla Biennale del 1978 “Dalla natura all’arte dall’arte alla natura” con il padiglione israeliano contenente un gregge di pecore vive parzialmente dipinte di blu dall’artista Menashe Kadishman, protagonista insieme ad un monumentale intervento di Staccioli, dell’episodio “Vacanze intelligenti” all’interno del film “Dove andiamo in vacanza?”.
Chiudono la mostra alcuni scatti degli anni Ottanta con le opere di Vito Acconci (1980), Alberto Burri, in occasione della sua personale agli ex cantieri navali della Giudecca nel 1982, Giuseppe Penone e Claudio Parmiggianinell’edizione del 1986 intitolata “Arte e scienza”.
L’agenzia fotografica Cameraphoto viene fondata nel 1946 da Dino Jarach col nome di “Interfoto” che muterà definitivamente in “Cameraphoto” nel 1959. Nel corso di oltre cinquant’anni di attività l’agenzia cambia numerosi soci e collaboratori, divenendo corrispondente per le riviste “Life”, “Time” e “Epoca” per gli avvenimenti di respiro internazionale della Laguna: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e la Biennale d’Arte sono i due avvenimenti più fotografati. Negli anni ’60 anni l’agenzia diventa corrispondente della Associated Press. A partire dal 2005 Fondazione di Modena ha acquistato l’archivio dei negativi relativi alla Biennale d’Arte dal 1948 al 1986 dall’ultimo titolare dell’agenzia, Vittorio Pavan. Il fondo, che è stato interamente digitalizzato e catalogato, è conservato dal 2007 negli archivi gestiti da FMAV nella sede di via Giardini, a Modena.
Marina Caneve. A terra tra gli animali
7/06/2024 – 06/10/2024
A cura di Daniele De Luigi
FMAV Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande 103, Modena
Orari: da mercoledì a venerdì: ore 11-13 / 16 -19
Sabato, domenica e festivi: ore 11-19
Orari estivi (luglio e agosto):
da mercoledì alla domenica: ore 15 – 19
Ingresso gratuito
Visite guidate: sabato ore 16
Facce da Biennale
7/06/2024 – 15/09/2024
FMAV Palazzina dei Giardini, Corso Cavour 2, Modena
A cura di Chiara Dall’Olio
Orari: da mercoledì a venerdì ore 11-13 / 16 -19
Sabato, domenica e festivi: ore 11-19
Orari (luglio e agosto): da mercoledì alla domenica ore 15 – 19
Ingresso gratuito
Informazioni:
Responsabile della Comunicazione FMAV Fondazione Modena Arti Visive