
(AGENPARL) – mer 05 giugno 2024 Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
di concerto con
il Ministro per la Famiglia, la Natalità
e le Pari Opportunità
VISTO il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante “Codice delle pari opportunità tra uomo
e donna, a norma dell’articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246” e successive modificazioni;
VISTA la legge 5 novembre 2021, n. 162 “Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 11 aprile
2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito
lavorativo”;
VISTO, in particolare, l’articolo 3 della predetta legge che, modificando l’articolo 46 del decreto
legislativo 11 aprile 2006, n. 198, ha esteso l’obbligo di redigere un rapporto biennale sulla situazione
del personale maschile e femminile alle aziende pubbliche e private che occupano oltre cinquanta
dipendenti, prevedendo altresì per le aziende al di sotto di tale soglia la facoltà di redigere il rapporto
su base volontaria, con le medesime modalità;
VISTO il comma 2 del citato articolo 46, nel quale si confermano le modalità esclusivamente
telematiche per la redazione dei rapporti biennali, nonché la trasmissione degli stessi alle
rappresentanze sindacali aziendali e l’accesso delle consigliere regionali di parità ai relativi dati per
la loro elaborazione, consentendo anche alle consigliere e ai consiglieri di parità delle città
metropolitane e degli enti di area vasta l’accesso ai rapporti presentati dalle aziende con sede legale
nei territori di rispettiva competenza;
VISTO, inoltre, l’ultimo periodo del sopra menzionato comma 2, il quale prevede che il Ministero
del lavoro e delle politiche sociali pubblica, in un’apposita sezione del proprio sito internet
istituzionale, l’elenco delle aziende che hanno trasmesso il rapporto e l’elenco di quelle che non lo
hanno trasmesso;
VISTO, altresì, il comma 3 del medesimo articolo 46, che demanda ad un decreto del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro delegato per le pari opportunità, la
definizione delle modalità per la redazione del rapporto biennale e delle modalità di accesso allo
stesso da parte dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali per esigenze di tutela giudiziaria;
VISTO il comma 3-bis del medesimo articolo 46, il quale prevede che con lo stesso decreto siano
altresì definite le modalità per la trasmissione alle consigliere e ai consiglieri di parità nazionali,
regionali e provinciali degli elenchi delle aziende che, con riferimento ai territori di rispettiva
competenza, sono obbligate alla presentazione del rapporto biennale;
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
di concerto con
il Ministro per la Famiglia, la Natalità
e le Pari Opportunità
VISTO l’articolo 47, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con
modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, in base al quale i soggetti obbligati alla
presentazione del rapporto biennale che partecipino a procedure di affidamento di contratti pubblici
finanziati in tutto o in parte con le risorse previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
e nel Piano nazionale degli investimenti complementari (PNC) devono, a pena di esclusione, produrre
copia dell’ultimo rapporto redatto;
VISTO il Codice dei contratti pubblici, adottato con il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 e, in
particolare, l’articolo 61, l’articolo 94, comma 5, lett. c) e l’allegato II.3, che prevedono analoghe
disposizioni per realizzare le pari opportunità generazionali e di genere e per promuovere l’inclusione
lavorativa delle persone con disabilità o svantaggiate;
VISTO il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il Codice dell’amministrazione digitale e,
in particolare, l’articolo 60 che definisce le basi di dati di interesse nazionale e l’articolo 73 che
disciplina il Sistema pubblico di connettività e cooperazione (SPC);
VISTA la direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, volta
a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso
lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di
applicazione;
VISTA la direttiva (UE) 2024/1500 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 maggio 2024 sulle
norme riguardanti gli organismi per la parità nel settore della parità di trattamento e delle pari
opportunità tra donne e uomini in materia di occupazione e impiego;
VISTO il decreto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per le
pari opportunità e la famiglia del 29 marzo 2022, adottato in attuazione del citato articolo 46, comma
3, del decreto legislativo n. 198 del 2006 e, in particolare, l’allegato A contenente il modulo per la
compilazione on-line del rapporto;
VISTO, altresì, l’articolo 4 del già menzionato decreto del 29 marzo 2022, ove è stabilito che
eventuali modifiche al modello per la compilazione del rapporto sono adottate con decreto del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con l’autorità politica delegata per le pari
opportunità;
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e le Pari Opportunità
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 21 ottobre 2022, con il quale la dott.ssa Marina
Elvira Calderone è stata nominata Ministro del lavoro e delle politiche sociali e l’on. Eugenia Maria
Roccella è stata nominata Ministro senza portafoglio;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2022, con il quale al
Ministro senza portafoglio, on. Eugenia Maria Roccella, è stato conferito l’incarico per la famiglia,
la natalità e le pari opportunità e il successivo decreto del 12 novembre 2022, con il quale allo stesso
Ministro sono state delegate le funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di
famiglia, natalità, adozioni, infanzia e adolescenza, e pari opportunità;
CONSIDERATA l’esigenza di aggiornare le modalità per la presentazione del rapporto e, in
particolare, il modulo per la redazione on line dello stesso, al fine di efficientare il processo di
acquisizione dei dati, rafforzando al contempo le misure a tutela delle pari opportunità fra uomo e
donna;
SENTITA la Consigliera nazionale di parità;
RITENUTO, pertanto, di dover adottare un nuovo decreto per sostituire il citato decreto del 29 marzo
2022;
ACQUISITO il concerto della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità reso con nota
del 3 giugno 2024;
DECRETA
Articolo 1
(Oggetto e ambito di applicazione)
1. In attuazione dell’articolo 46 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, come modificato dalla
legge 5 novembre 2021, n. 162, e nelle more del recepimento delle direttive (UE) 2023/970 e
2024/1500, il presente decreto definisce le modalità per la redazione del rapporto sulla situazione del
personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano oltre
cinquanta dipendenti.
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2. Le aziende pubbliche e private che occupano più di cinquanta dipendenti nel complesso delle
proprie sedi, dipendenze ed unità produttive redigono un rapporto unico, nel quale sono fornite le
informazioni relative a tutti gli occupati. La presentazione del rapporto è effettuata a cura del legale
rappresentante o di altro soggetto abilitato, come previsto dall’articolo 2, comma 2.
3. Le aziende con sede legale all’estero sono tenute a presentare il rapporto esclusivamente nel caso
in cui abbiano in Italia una o più sedi, dipendenze o unità produttive che occupano, nel loro
complesso, più di cinquanta dipendenti. In tale ipotesi viene presentato un unico rapporto, che
fornisce le informazioni relative a tutti gli occupati presso le sedi, dipendenze o unità produttive
situate in Italia. La presentazione del rapporto è effettuata da una delle sedi, dipendenze o unità
produttive situate sul territorio italiano.
4. Ai sensi dell’articolo 46, comma 1-bis, del citato decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, le
aziende pubbliche e private che occupano fino a cinquanta dipendenti possono redigere il rapporto di
cui al comma 1 su base volontaria, utilizzando le medesime modalità telematiche definite con il
presente decreto.
Articolo 2
(Modalità di presentazione del rapporto)
1. Le aziende redigono il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in modalità
esclusivamente telematica, attraverso la compilazione on-line del modulo allegato (Allegato 1), che
costituisce parte integrante del presente decreto. A tal fine, sul portale istituzionale del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali https://servizi.lavoro.gov.it è reso disponibile un apposito applicativo
informatico.
2. Per accedere all’applicativo, le aziende utilizzano esclusivamente il Sistema Pubblico di Identità
Digitale – SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE) del legale rappresentante o di altro soggetto
abilitato, ovvero altri sistemi di autenticazione previsti dal Ministero del lavoro e delle politiche
sociali.
3. I dati forniti per la redazione del rapporto non devono indicare l’identità del lavoratore, del quale
deve essere specificato solo il sesso, in modo che i dati riportati non siano suscettibili di determinare,
neppure indirettamente, l’identificabilità degli interessati. I medesimi dati, specificando il sesso dei
lavoratori, possono essere raggruppati per aree omogenee.
4. Al termine della procedura di compilazione dei moduli di cui al comma 1, l’applicativo informatico
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, qualora non rilevi errori o incongruenze, rilascia una
ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso.
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5. Ai sensi del citato articolo 46, comma 2, del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, il medesimo
applicativo informatico attribuisce alla consigliera o al consigliere regionale di parità un identificativo
univoco per accedere ai dati contenuti nei rapporti trasmessi dalle aziende aventi sede legale nel
territorio di competenza, al fine di poter elaborare i relativi risultati e trasmetterli alle sedi territoriali
dell’Ispettorato nazionale del lavoro, alla consigliera o al consigliere nazionale di parità, al Ministero
del lavoro e delle politiche sociali, al Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, all’Istituto nazionale di statistica e al Consiglio nazionale dell’economia e del
lavoro.
6. L’accesso ai dati contenuti nei rapporti, attraverso un identificativo univoco, è consentito altresì
alle consigliere e ai consiglieri di parità delle città metropolitane e degli enti di area vasta, con
riferimento alle aziende aventi sede legale nei territori di rispettiva competenza.
7. Per l’elaborazione dei dati contenuti nei rapporti trasmessi da aziende con sede legale all’estero, il
Ministero del lavoro e delle politiche sociali consente l’accesso all’applicativo informatico da parte
delle consigliere e dei consiglieri di parità della regione e della città metropolitana o dell’ente di area
vasta ove è situata la sede, dipendenza o unità produttiva che ha presentato il rapporto.
8. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali consente altresì l’accesso all’applicativo informatico
per l’analisi dei dati contenuti nel rapporto unico di cui all’articolo 1, commi 2 e 3, alle consigliere e
ai consiglieri di parità della regione e della città metropolitana o dell’ente di area vasta ove è situata
l’unità produttiva con più di 50 dipendenti.
9. La redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso equivalgono alla trasmissione del
rapporto alla consigliera o al consigliere regionale di parità. Una copia del rapporto, unitamente alla
ricevuta, deve essere trasmessa dal datore di lavoro, con modalità telematica, anche alle
rappresentanze sindacali aziendali entro il medesimo termine di cui all’articolo 4, comma 1.
10. Nel rispetto della tutela dei dati personali, una copia del rapporto deve essere resa disponibile
dalla consigliera o dal consigliere di parità, ovvero dalle rappresentanze sindacali aziendali che già
ne sono in possesso ai sensi dell’articolo 46, comma 2, del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198,
al lavoratore che ne faccia richiesta per usufruire della tutela giudiziaria prevista dal medesimo
decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.
11. Nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, laddove dall’esame
del rapporto biennale le consigliere ed i consiglieri di parità regionali ne ravvisino l’esigenza, possono
richiedere al datore di lavoro e agli enti eventualmente competenti, anche per il tramite degli
Ispettorati territoriali del lavoro, ulteriori informazioni al fine di accertare eventuali discriminazioni.
Restano, in ogni caso, ferme le facoltà riconosciute alle consigliere e ai consiglieri regionali e
nazionali di parità dall’articolo 37, comma 1, del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 per la
rimozione delle discriminazioni accertate.
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di concerto con
il Ministro per la Famiglia, la Natalità
e le Pari Opportunità
Articolo 3
(Elenchi delle aziende obbligate alla presentazione del rapporto)
1. Ai sensi dell’articolo 46, comma 3-bis, del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, attraverso
l’applicativo informatico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è reso disponibile, entro il
31 dicembre di ogni anno, alla consigliera o al consigliere nazionale di parità, l’elenco, redatto su
base regionale, delle aziende tenute all’obbligo di cui al presente decreto. Analogamente sono resi
altresì disponibili alle consigliere e ai consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e degli
enti di area vasta gli elenchi riferiti ai rispettivi territori.
2. Ai fini del presente articolo, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali acquisisce le relative
informazioni dall’INPS, dalle strutture del Sistema camerale e dagli altri enti che ne sono già in
possesso, anche attraverso specifici accordi finalizzati all’interconnessione delle banche dati.
Articolo 4
(Termine per la presentazione del rapporto biennale e disposizioni transitorie)
1. In fase di prima applicazione delle nuove modalità adottate con il presente decreto, limitatamente
al biennio 2022-2023, il termine di trasmissione del rapporto biennale è stabilito al 15 luglio 2024.
Per le annualità successive, il termine di trasmissione è confermato al 30 aprile dell’anno successivo
alla scadenza di ciascun biennio.
2. Fino a quando non sia reso disponibile sul sito internet istituzionale del Ministero del lavoro e delle
politiche sociali l’applicativo informatico per la compilazione del rapporto biennale, per partecipare
a procedure pubbliche per le quali sia richiesta la presentazione di tale documento l’azienda può
produrre copia del rapporto già presentato con riferimento al biennio precedente. Resta fermo
l’obbligo, all’avvenuta compilazione, di fornire alla stazione appaltante anche il rapporto relativo
all’ultimo biennio entro il termine di scadenza previsto per la presentazione dello stesso.
Articolo 5
(Aggiornamenti)
1. Eventuali modifiche e aggiornamenti al modello allegato al presente decreto sono adottati con
decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con l’Autorità politica delegata
per le pari opportunità.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
di concerto con
il Ministro per la Famiglia, la Natalità
e le Pari Opportunità
Articolo 6
(Disposizioni finali)
1. Dall’attuazione del presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali provvede all’attuazione con le risorse umane,
strumentali e finanziarie già disponibili a legislazione vigente.
2. Il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per le pari
opportunità e la famiglia, del 29 marzo 2022 è abrogato dalla data di entrata in vigore del presente
decreto.
3. Il presente decreto, unitamente all’Allegato 1, è pubblicato sul sito internet istituzionale del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali all’indirizzo: http://www.lavoro.gov.it e della pubblicazione è
dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma,
Marina Elvira Calderone
Firmato digitalmente da
CALDERONE MARINA ELVIRA
O=MINISTERO DEL LAVORO E
DELLE POLITICHE SOCIALI
Allegato 1 (modulo per compilazione on-line)
Eugenia Maria Roccella
Firmato digitalmente da
ROCCELLA EUGENIA MARIA
O=PRESIDENZA CONSIGLIO DEI
MINISTRI
Rapporto periodico sulla situazione del
personale maschile e femminile
Biennio 2022/2023
(art. 46 del D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198)
Sezione 1 – Informazioni generali sull’azienda
Codice Fiscale*
Ragione Sociale*
Sede Legale
Nazione*
Comune*
Indirizzo*
E-mail
Telefono
Occupazione totale al
31/12/2023 (secondo anno del
biennio)
Numero
complessivo*
Di cui
femmine
Attività economica esercitata*
Sezione 1.1 – Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro
Contratto applicato al maggior numero di
lavoratori*
Altri contratti applicati
Aziendale
? SI
? NO
Territoriale
? SI
? NO
Numero unità produttive
Notee 1.
1.1 – Eventuali altri contratti Nazionali applicati (0 … n)
Sezione 2 – Informazioni generali sul numero complessivo di occupati
Tabella 2.1 – Totale occupati nel biennio
Occupati alle dipendenze al 31/12/2022 (primo anno del biennio) e al 31/12/2023 (secondo anno del biennio):
DIRIGENTI QUADRI
IMPIEGATI
M+F* F* M+F * F* M+F *
OPERAI
TOTALE
M+F *
M+F *
di cui DISABILI
e CAT.
PROTETTE
M+F * F*
Occupati alle
dipendenze al
31/12/2022 (primo
anno del biennio)
Assunzioni
Cessazioni
Occupati alle
dipendenze al
31/12/2023
(secondo anno del
biennio)
Tabella 2.2 – Occupati alle dipendenze, promossi e assunti per categoria professionale e livello di
inquadramento – al 31/12/2023 (secondo anno del biennio)
OCCUPATI al
31/12/2023
Livello
Dirigenti
PROMOSSI
ASSUNTI
TOTALE
di cui Disabili e Cat. Protette
Quadri
Impiegati
Operai
Tabella 2.3 – Occupati alle dipendenze per categoria professionale, tipo di contratto e condizione
lavorativa – al 31/12/2023 (secondo anno del biennio)
DIRIGENTI QUADRI
IMPIEGATI
M+F* F* M+F * F* M+F *
OPERAI
TOTALE
M+F *
M+F *
di cui DISABILI
e CAT.
PROTETTE
M+F * F*
Contratti a tempo
indeterminato
di cui Part Time
di cui intermittenti
di cui in lavoro agile
Contratti a tempo
determinato
di cui
Part Time
di cui intermittenti
di cui in lavoro agile
Apprendistato
Altro
TOTALE dipendenti
di cui Part Time
di cui intermittenti
di cui in lavoro agile
DIPENDENTI in CIG
DIPENDENTI in stato
di gravidanza o in
congedo a
qualunque titolo (es.
aspettativa)
ORE LAVORATE
di cui ore di
straordinario
di cui in congedo
obbligatorio di
maternità/paternità
di cui in congedo
parentale
LAVORATORI IN
SOMMINISTRAZIONE
Tabella 2.4 – Mobilità tra unità produttive, promozioni a categoria superiore, cessazioni e
trasformazioni di contratti registrati nell’anno – al 31/12/2023 (secondo anno del biennio)
Mobilità tra unità produttive e promozioni a categoria superiore – al 31/12/2023 (secondo anno del
biennio)
DIRIGENTI
QUADRI
IMPIEGATI
OPERAI
di cui DISABILI
e CAT.
PROTETTE
F* M+F * F*
TOTALE
M+F *
M+F *
M+F *
M+F *
Trasferiti tra unità
produttive o
dipendenze
Promossi a categoria
superiore
DIRIGENTI
Cessazioni
QUADRI
F* M+F*
IMPIEGATI
F* M+F*
OPERAI
F* M+F*
di cui DISABILI
e CAT.
PROTETTE
F* M+F*
TOTALE
F* M+F*
Licenziamenti collettivi
Licenziamenti
individuali
Dimissioni
di cui riferite ad
occupati con figli 0-3
Risoluzione consensuale
Pensionamenti
Prepensionamenti
Altro
DI CUI
TRASFORMAZIONE DEI CONTRATTI:
DIRIGENTI
Da tempo
determinato a
tempo
indeterminato
Da Part Time a
tempo pieno
Da tempo pieno a
Part Time
QUADRI
IMPIEGATI
OPERAI
TOTALE
di cui
DISABILI e
PROTETTE
M+F * F*
M+F *
M+F *
M+F *
M+F *
M+F *
Tabella 2.5 – Formazione del personale svolta nel corso del 2023 (secondo anno del biennio)
DIRIGENTI
Numero
partecipanti
Numero totale ore
di formazione
QUADRI
IMPIEGATI
OPERAI
TOTALE
di cui
DISABILI e
PROTETTE
M+F * F*
M+F *
M+F *
M+F *
M+F *
Tabella 2.6 – Processi e strumenti di selezione, reclutamento, accesso alla qualificazione
professionale e manageriale
Processi di reclutamento e
selezione in fase di assunzione*
Procedure utilizzate per
l’accesso alla qualificazione
professionale e alla formazione
manageriale*
Strumenti e misure resi
disponibili per promuovere la
conciliazione dei tempi di vita e
di lavoro*
Presenza di politiche aziendali a
garanzia di un ambiente di
lavoro inclusivo*
Criteri adottati per le
progressioni di carriera*
?Programmi di reclutamento tramite scuola o università
?Fiere del lavoro
?Social Network
?Valutazione di c.v.
? Intervista/colloquio
?Concorso o altra procedura selettiva pubblica
?Prove attitudinali o di abilità
? Altro
Specificare:
?Anzianità di servizio
?Colloquio motivazionale
?Titoli acquisiti
?Specifica competenza acquisita
?Valutazione della performance
?Esami o concorsi interni
?Altro
Specificare:
?Congedi e permessi ulteriori rispetto a quelli obbligatori
?Flessibilità oraria in entrata e uscita
?Banca delle ore
?Smart working o altre forme di lavoro da remoto
?Bonus nascita
?Contributi o convenzioni per asili nido
?Contributi o convenzioni per attività extra scolastiche dei figli dei
dipendenti
?Servizi di supporto alla genitorialità (es. nido aziendale, spazio
studio, baby-sitter a domicilio, ecc.)
?Facilitazioni al trasferimento di sede
?Altro
Specificare:
?Mensa aziendale
?Maggiordomo aziendale
?Servizi di navetta
?Mobility manager
?Diversity manager
?Disability manager
?Codice di Condotta – consigliere/a di fiducia
?Palestra aziendale o convenzioni con centri sportivi
?Attività ricreative e culturali extra lavorative
?Sportelli di ascolto/supporto psicologico
?Altro
Specificare:
?Anzianità di servizio
?Titoli acquisiti
?Formazione specifica
?Valutazione delle performance
?Esami e concorsi interni
?Altro
Specificare:
Tabella 2.7 – Retribuzione iniziale per categoria professionale (al 31/12/2022)
MONTE RETRIBUTIVO ANNUO LORDO
Dirigenti
€ 0,00
Quadri
€ 0,00
€ 0,00
Impiegati
€ 0,00
€ 0,00
Operai
€ 0,00
€ 0,00
TOTALE
€ 0,00
€ 0,00
di cui Disabili e Cat. Protette
€ 0,00
€ 0,00
Tabella 2.8 – Retribuzione annua per categoria professionale e livello di inquadramento – al
31/12/2023 (secondo anno del biennio)
di cui componenti accessorie del
salario, straordinari,
Monte Retributivo Annuo Lordo
superminimi, premi di
produttività e altro
M+F *
Livello
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
TOTALE
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
di cui Disabili e Cat. Protette
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai
DIRIGENTI
QUADRI
IMPIEGATI
OPERAI
TOTALE
di cui
DISABILI e
PROTETTE
M+F* F*
Straordinari
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Superminimi individuali
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Premi di produttività
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Altro (Es. benefit aziendali)
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Elencare le componenti accessorie valorizzate nella riga “Altro” (es. Benefit aziendali):
Sezione 3 – Tabella 3.1 – informazioni generali sulle unità produttive nell’ambito provinciale Occupati per provincia con più di 50 dipendenti, al 31/12/2023 (secondo anno del biennio) – 0..n
DIRIGENTI
Provincia
QUADRI
IMPIEGATI
OPERAI
TOTALE
di cui
DISABILI e
PROTETTE
MF* F*