
(AGENPARL) – ven 31 maggio 2024 Treviso 27 Maggio 2024
COMUNICATO STAMPA
IL CORPO INVISIBILE
Al Museo Luigi Bailo una mostra sui vent’anni di Teatro performativo per i Disturbi
del Comportamento Alimentare.
Dal 2 al 4 Giugno 2024
Museo Luigi Bailo
Sala Vittorio Zanini
Inaugurazione Domenica 2 Giugno 2024 ore 11.00
Domenica 2 giugno 2024 alle ore 11.00 sarà inaugurata nella Sala Zanini del Museo Luigi Bailo la
mostra IL CORPO INVISIBILE – Arte e Scienza nei Linguaggi Performativi. Immagini di
vent’anni di Antropologia teatrale e Riabilitazione a cura di Ketty Adenzato e Giulia Fedel.
IL CORPO INVISIBILE è la documentazione per immagini fotografiche e video di un Progetto di Teatro
performativo innovativo, rivolto alla Prevenzione e Riabilitazione dei Disturbi del Comportamento
Alimentare (D.C.A.) e al disagio giovanile.
Il Progetto laboratoriale redatto e condotto dalla regista e dramaturg Ketty Adenzato, è stato inserito
nel 2004 come integrazione dei trattamenti per i Disturbi del Comportamento Alimentare (D.C.A.)
per il DSM di Treviso-Gruppo Interdisciplinare Anoressia Bulimia dell’ULSS 9 poi Azienda ULSS 2
Marca Trevigiana, insieme alla dott.ssa Francesca Fontana responsabile del Centro di riferimento
Provinciale D.N.A (Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione).
Dal 2014 il progetto è entrato all’interno della coprogettazione tra il DSM di Treviso in partnership
con il Consorzio Restituire capofila dell’ATI Altamira. Il Laboratorio si è sviluppato con edizioni
annuali concluse con la presentazione del lavoro finale a porte chiuse, rilevando con successo gli
esiti dell’Approccio utilizzato. Per inaugurare l’Esposizione è stata scelta la data del 2 Giugno in
quanto si celebra anche la Giornata Mondiale dei Disturbi del Comportamento Alimentare (D.C.A.).
La regista attraverso il codice Arte-Scienza, sviluppa le tecniche performative del teatro, della danza,
e della drammaturgia contemporanei. Un affondo trasversale, multidisciplinare e interdisciplinare
che apre a nuovi approcci e strumenti d’intervento Culturale e Sociale, efficaci nelle urgenze della
Società contemporanea. Su base antropologico-pedagogico teatrale e pre-espressiva all’interno del
percorso laboratoriale esperienziale si procede nella direzione dell’identità e del senso dell’essere.
L’esposizione si sviluppa cronologicamente con immagini fotografiche e video di questi vent’anni di
Laboratorio ed è la narrazione di questo percorso innovativo attraverso gli scatti, gli sguardi
“diagonali” della fotografa Giulia Fedel per le edizioni dal 2011 al 2023, della fotografa Diletta Bisetto
per l’edizione del 2019 e del filmmaker Alberto Girotto per gli anni 2014 e 2020, oltre a un contributo
video relativo agli anni dal 2006 al 2009.
Il fulcro del Progetto laboratorio è un transito tra visibile e invisibile, di integrazione tra mente, corpo
e anima. Per questo si è tralasciato di includere i materiali pittorici e di scrittura per lasciare solo alla
forza delle immagini fotografiche e video, silenziosamente, il compito di parlare, invitando all’ascolto.
Il reportage fotografico, realizzato ad ogni Laboratorio, è funzionale all’ultima delicata fase del
processo, la “restituzione dell’immagine corporea” e rimane alle Giovani, a conclusione del Percorso
laboratoriale, come un promemoria inconfutabile di quanto esperito, del nuovo punto di vista, della
conferma delle proprie capacità espressive e di relazione, di percezione e affermazione di Sé, del
proprio Sé corporeo. Memoria fisica di stupore e meraviglia.