
(AGENPARL) – ven 31 maggio 2024 Comunicato stampa
31 maggio 2024
Guberti: “La Camera di commercio non si limita a supportare le imprese nella crisi ma, insieme alle associazioni di
categoria, a sviluppare veri e propri progetti di rilancio”
CAMERA DI COMMERCIO, COMPOSIZIONE NEGOZIATA: CRISI D’IMPRESA
RISOLTA IN UN CASO SU 5. E IN MINOR TEMPO
577 i lavoratori interessati
La composizione viene per lo più impiegata da società di capitali (S.r.l. e S.p.A.) di piccola dimensione, con una “età”
aziendale media di 18 anni
Ci si mette decisamente meno tempo e, in un caso su 5, si raggiunge l’obiettivo di salvare
un’impresa e i suoi lavoratori dal fallimento. I dati dell’Osservatorio della Camera di commercio di
Ferrara e Ravenna sulla composizione negoziata, mostrano che questa procedura comincia a prendere
piede ma, soprattutto, che è più rapida del ricorso al Tribunale e più efficace quando è più tempestiva.
I dati mostrano, infatti, che il tempo trascorso tra la data di presentazione dell’istanza di composizione
negoziata e la chiusura del procedimento è stato, in media, di circa 207 giorni, di 331 giorni per quelle
chiuse con successo e di 182 giorni archiviate con esito sfavorevole. La fase giudiziale di un concordato
preventivo concluso con successo dura invece in media circa 520 giorni.
Non solo: sono 577 i lavoratori interessati dalle procedure di composizione negoziata avviate nelle
provincie di Ferrara e Ravenna. Delle 32 imprese che hanno avuto accesso allo strumento, il 6%
appartiene alla categoria di imprese “sottosoglia” ed il 47% ad un gruppo, il 9% ha manifestato
l’esigenza di ricorrere a nuove risorse finanziarie e il 72% ha richiesto l’applicazione delle misure
protettive del patrimonio. Il dato delle chiusure positive è di gran lunga aumentato nel corso dell’ultimo
anno e, soprattutto, ha interessato imprese di dimensioni più significative – in termini di lavoratori
impiegati e attivo di bilancio – rispetto a quelle che hanno concluso la Composizione con insuccesso.
Le imprese per le quali la Composizione negoziata si è conclusa positivamente hanno un numero
maggiore di lavoratori e un attivo di bilancio superiore (di circa il 48%). Oltre ad essere più grandi, le
imprese che portano a termine con successo la Composizione negoziata hanno affrontato la crisi
dell’impresa in maniera più tempestiva: le imprese in crisi “grave” già prima della presentazione
dell’istanza hanno minori probabilità di una conclusione favorevole del procedimento.
“Due gli elementi positivi – ha sottolineato Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di
Ferrara e Ravenna – che contraddistinguono i dati del nostro Osservatorio sulla composizione
negoziata: aumenta il ricorso da parte delle imprese e cresce anche il tasso di successo. E’ un ottimo
segnale per questo istituto sostanzialmente nuovo, capace di salvaguardare l’attività delle aziende,
facendo loro superare momenti di difficoltà, e assicurare il mantenimento di tanti posti di lavoro. La
Camera di commercio – ha concluso il presidente – non si limita a supportare le imprese nella crisi ma,
insieme alle associazioni di categoria, a sviluppare veri e propri progetti di rilancio”.
Avviata il 15 novembre 2021 con decreto legge n. 118/2021 e definitivamente normato dal codice della
crisi di impresa, la Composizione negoziata – ricorda la Camera di commercio – ha un carattere
esclusivamente volontario e stragiudiziale per gli imprenditori commerciali ed agricoli in condizioni di
squilibrio patrimoniale o economico-finanziario. Le imprese interessate ad accedere alla procedura
forniscono, in fase di compilazione dell’istanza, una serie di dichiarazioni quali l’eventuale appartenenza
ad un gruppo d’imprese o della qualifica di impresa “sotto soglia” (ricavi minori di 200.000 €; attivo
patrimoniale inferiore a 300.000 €; debiti inferiori a 500.000 €), la necessità di avvalersi di nuove
risorse finanziarie, nonché le risultanze del test pratico di autovalutazione – reso disponibile dalla
Piattaforma telematica – la cui redazione consente all’imprenditore, ancor prima di ricorrere
formalmente alla procedura, di verificare se esista o meno una ragionevole perseguibilità del
risanamento e valutare l’incisività degli interventi da adottare. E sempre nella fase di presentazione
dell’istanza, l’impresa può richiedere l’applicazione delle misure protettive del patrimonio, nonché
l’esenzione dagli obblighi di ricostituzione del capitale e da cause di scioglimento di cui all’articolo 2446
e seguenti del codice civile.