
(AGENPARL) – mer 29 maggio 2024 M.O., INTERGRUPPO PALESTINA LEGGE IN AULA TESTIMONIANZA UNICEF DA RAFAH
ROMA 29 MAG – “Ho visto tanti bambini morti sotto le macerie, i corpi coperti di sangue. Altri portati in braccio dalle loro madri che chiedevano aiuto. Gaza è diventata il cimitero dei bambini. Non riesco a togliermi dalla mente quel che i miei occhi hanno visto: intere famiglie distrutte, piccoli senza più genitori, bombe che cadono su zone che chiamano sicure, ma che sicure non sono perché di zone sicure semplicemente non ne esistono. La situazione a Rafah è peggio di quella che viene vista da fuori. Ogni giorno ci diciamo: non può essere peggio di ieri, e invece lo è. Lavoro con Unicef da dodici anni e non ho mai visto nulla del genere, neanche in posti come come l’Afghanistan o Haiti. Colleghi che lavorano in aree di crisi da 30-35 anni, che sono stati nei luoghi delle più drammatiche catastrofi, tutti, tutti dicono di non aver visto nulla del genere, con questa scala, per questa durata. Abbiamo bisogno che la gente capisca: abbiamo davvero bisogno di evitare un attacco finale a Rafah perché le conseguenze sarebbero incalcolabili. Manca strutturalmente il cibo, l’acqua era già poca e ora per i profughi che sono costretti a spostarsi da Rafah è anche meno. E manca anche il carburante per i generatori degli ospedali. I profughi che hanno cercato rifugio a Rafah sono in perenne, disperato movimento, 840 mila persone l’hanno fatto. Ha idea di quante sono? Non c’è spazio per le tende. E dove arrivano piantano le tende letteralmente sui resti polverizzati delle aree abitate. Questa gente ha gli occhi solo per piangere”.
E’ la testimonianza di Jonathan Crickx, funzionario dell’Unicef che opera a Gaza di ritorno da Rafah, letta oggi nell’aula di Montecitorio dai parlamentari dell’Intergruppo per la pace tra Israele e Palestina Dario Carotenuto (M5S), Francesco Mari (AVS) e Valentina Ghio (PD), chiedendo al Governo di “uscire dall’inerzia e di attivarsi per il cessate il fuoco e il riconoscimento dello Stato di Palestina come stanno facendo diversi altri Paesi europei”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle