Le crescenti tensioni e minacce provenienti dalla Russia stanno spingendo i paesi dell’Europa orientale a rafforzare le loro capacità militari. Lunedì, la Polonia, membro della NATO, ha annunciato un piano per potenziare la sorveglianza anti-droni e le capacità militari terrestri, in risposta alle continue minacce russe.
Questa iniziativa segue proposte simili già messe in atto da Finlandia, Norvegia e Stati baltici, tutte mirate a scoraggiare l’aggressione di Mosca.
Secondo l’AP, il piano della Polonia include la costruzione di un sistema di fortificazioni e barriere lungo circa 430 miglia del confine orientale del paese, che confina con Russia e Bielorussia, alleata di Mosca. Il governo polacco ha dichiarato che queste misure sono necessarie per contrastare le azioni ostili provenienti da Russia e Bielorussia, che includono attacchi informatici, tentativi di incendio doloso e il flusso di migranti illegali, descritti dai funzionari come tentativi di destabilizzare l’Unione Europea, di cui la Polonia fa parte.
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha annunciato una serie di misure di sicurezza, comprese iniziative nel cyberspazio, oltre a un investimento di oltre 2,5 miliardi di dollari per potenziare la sorveglianza, la deterrenza e la difesa lungo il confine orientale. Questo sistema, noto come Shield-East, dovrebbe essere completato entro il 2028. I lavori sono già iniziati, secondo le autorità.
Nel frattempo, domenica, gli Stati baltici hanno annunciato, insieme a Norvegia, Finlandia e Polonia, piani per costruire un “muro di droni” lungo i loro confini condivisi con la Russia. Newsweek riporta che il ministro degli Interni estone, Lauri Läänemets, ha dichiarato che questa tecnologia è in grado sia di rilevare che di respingere i droni. L’Estonia prevede di installare la barriera lungo tutto il confine orientale e attorno alle principali città.
“Come possiamo vedere sul fronte ucraino, c’è una costante corsa tecnologica tra avversari e nuovi modi di utilizzare i droni in guerra. Lo stesso vale per i vari droni a cui le persone hanno accesso. Essere anche un piccolo passo avanti rispetto all’avversario porta a un successo maggiore, ma questo successo può essere misurato in giorni, poiché le contromisure vengono scoperte con una velocità allarmante per ogni misura, e il ciclo continua”, ha detto Läänemets. “Non c’è dubbio che ciò sia necessario, poiché anche i droni più piccoli hanno già dimostrato il loro valore come armi da ricognizione e offensive”, ha aggiunto.
Questo annuncio arriva pochi giorni dopo che la Russia ha dichiarato di voler modificare i suoi confini marittimi nel Mar Baltico. In risposta, il ministro degli Esteri lituano ha definito questa mossa una “evidente escalation” e ha sollecitato una “risposta adeguatamente ferma”.
La crescente militarizzazione della regione evidenzia la gravità delle tensioni e la determinazione dei paesi dell’Europa orientale a proteggere la loro sovranità e stabilità contro le minacce esterne.