
(AGENPARL) – ven 24 maggio 2024 Siccità: Cia-Agricoltori, diga di Gannano “a secco”, a rischio le
produzioni di pregio, specie ortofrutticole, del Metapontino
La diga di Gannano che è al servizio irriguo di ampie aree agricole
dell’arco ionico è “a secco”, con una quota di acqua invasata di appena
311 mila metri cubi (meno 1 milione 172 mila mc rispetto al 24 maggio 2023)
mettendo a rischio le produzioni di pregio, specie ortofrutticole, del
Metapontino. Lo segnala il presidente della Cia-Agricoltori di Matera
Giuseppe Stasi che insieme al collega della Cia di Potenza Giambattista
Lorusso ha chiesto al Presidente Bardi e all’Assessore alle Politiche
Agricole Galella di “attivarsi tempestivamente”.
Nel sottolineare che “l’andamento meteo rischia di compromettere i raccolti
di interi comparti, tra i quali il cerealicolo e foraggero”, i presidenti
Cia Potenza e Matera sostengono che “diventa necessario, in questa delicata
fase, fornire rassicurazioni agli agricoltori circa i servizi irrigui e le
disponibilità di idonei quantitativi di acqua”. Ad oggi secondo i dati
dell’Autorità di Bacino la situazione di invasamento nelle dighe lucane è
particolarmente critica rispetto al 24 maggio 2023: meno 101 milioni di mc
a Senise, meno 47,3 milioni di mc a San Giuliano, meno 7,6 milioni mc al
Pertusillo, meno 4,2 milioni mc al Basentello.
Tra le azioni operative immediate Stasi propone il trasferimento di idonei
quantitativi di acqua alla diga di Gannano per affrontare l’emergenza.
Per la Cia un Tavolo di coordinamento tra tutti gli Enti interessati con la
presenza di un rappresentante delle organizzazioni agricole che fanno parte
del Tavolo Verde insediato al Dipartimento Agricoltura dovrebbe occuparsi
di monitorare l’andamento degli eventi climatici in modo da assumere “le
più idonee soluzioni necessarie a governare la situazione e prevedere le
evoluzioni”. Gli agricoltori parlano di “straordinarietà del momento” e
dei “possibili risvolti che la situazione che tale stato di cose può
generare”.
In sostanza non è considerato sufficiente l’incontro che si è svolto in
Regione giovedì scorso e che ha rinviato ogni iniziativa all’esame di tutti
i soggetti competenti a partire dalle richieste di dotazioni irrigue
avanzate dal Consorzio di Bonifica, sfruttando anche le caratteristiche di
interconnessione degli schemi idrici interregionali. E tanto meno può
essere considerata soddisfacente – tenuto conto della grave emergenza in
atto- la possibilità di convocare il tavolo tecnico dell’Accordo di
programma sulle risorse idriche con la Regione Puglia e il Governo.