
(AGENPARL) – ven 24 maggio 2024 Comunicato stampa
24 maggio 2024
Gioco: rivoluzionaria sentenza del Consiglio di Stato e del Tar Lazio, che
chiamano Google e YouTube alle proprie responsabilità per aver sponsorizzato
giochi online disattendendo quanto previsto dal Decreto Dignità.
Consiglio di Stato e Tar Lazio confermano le sanzioni Agcom a Google per
aver diffuso pubblicità di giochi con vincite in denaro su Google Search e
YouTube (contravvenendo al Decreto Dignità) e mettono un punto definitivo
sulla vicenda.
L?orientamento giurisprudenziale del tutto nuovo considera Google come un
hosting provider attivo, responsabile per i contenuti promossi: un
cambiamento significativo, che finalmente assegna le giuste responsabilità e
ruoli agli attori in gioco.
Il primo provvedimento sanzionatorio di Agcom nei confronti di Google (a cui
ne sono seguiti altri 3 per nuove violazioni riscontrate sempre a Google
attraverso la piattaforma di condivisione di video YouTube) rilevava una
violazione commessa attraverso il servizio pubblicitario Google ADS
dell?articolo 9 del decreto-legge del 12 luglio 2018, n. 87, convertito con
la legge del 9 agosto 2018, n. 96 (cd Decreto Dignità). Articolo in cui il
legislatore italiano, attribuendo un nuovo potere di vigilanza e se del caso
sanzionatorio ad Agcom, introduce nel nostro ordinamento un divieto di
pubblicità di giochi a pagamento.
Le nuove sentenze confermano il ragionamento seguito da Agcom, basato sul
presupposto che il servizio pubblicitario offerto da Google non consiste nel
semplice immagazzinamento del contenuto pubblicitario creato dall?utente, ma
prevede che lo stesso sia elaborato dal sistema, a valle di una specifica
verifica, al fine di garantirne l?efficace posizionamento rispetto alle
parole chiave di ricerca inserite dagli utenti e alla profilazione della
loro navigazione.
Pertanto, appare evidente che Google non è semplicemente un hosting provider
passivo, in quanto realizza un ?controllo? delle informazioni pubblicate per
consentire ai suoi clienti di ?ottimizzare la loro vendita online?. In tale
ottica non poteva essere all?oscuro dei contenuti della pubblicità di giochi
con vincite in denaro e della tematicità dei canali da cui venivano
caricati, nota sin dalla fase di sottoscrizione del contratto di
partnership: proprio tale circostanza costituisce secondo il Consiglio di
Stato condizione sufficiente a configurarne la responsabilità.
Un passo in avanti fondamentale, addirittura epocale, che ci auguriamo
costituisca un importante precedente nel contrasto del gioco d?azzardo,
specialmente quello online, che sta diventando un fenomeno sempre più
prorompente e allarmante. Lo dimostrano anche i dati raccolti nella II
edizione del report ?Il libro nero dell?azzardo. Mafie, dipendenze,
giovani.? (realizzato da Federconsumatori e CGIL) che sarà presentato il
prossimo 29 maggio, a Roma, alle ore 10:00 in Sala Santi, presso la sede
della CGIL Nazionale in Corso d?Italia, 25.
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