
(AGENPARL) – mar 21 maggio 2024 ANDRES AGUIAR RAGGIUNGE I SUOI COMPAGNI DI BATTTAGLIA AL GIANICOLO
Ricucita la ferita alla città che durava da 175 anni
È stato inaugurato oggi al Gianicolo – Largo 9 Febbraio 1849 – il busto dedicato ad Andrés Aguiar, luogotenente di Garibaldi, “dimenticato” per il colore della sua pelle.
Un percorso che parte da lontano quello che si è chiuso oggi, cominciato esattamente 10 anni fa quando, grazie all’allora consigliere comunale Paolo Masini, fu cambiata la toponomastica della scalea a lui dedicata. Da Andrea il Moro ad Andrès Aguiar luogotenente di Garibaldi detto il Moro.
Oggi grazie all’Associazione Roma Best Practices Award – Mamma Roma e i suoi figli migliori, una raccolta fondi, sponsor tecnici e la preziosa collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma con il busto al Gianicolo si risana una delle più grandi ferite della città.
Un’opera realizzata dall’artista turco Isik Ozcelik formatosi proprio all’accademia di Roma.
Numerosissime le realtà associative e semplici cittadini presenti all’inaugurazione.
Per Paolo Masini promotore e coordinatore del progetto Rimettere la storia al suo posto: “Una giornata emozionante, frutto del lavoro di anni. Una scelta che guarda non solo a quella splendida storia ma anche al futuro e al rispetto della dignità umana. Quella di Andrés è una storia emblematica, nemmeno il suo eroismo e le sue note capacità di lealtà e di combattimento hanno potuto nulla contro il pregiudizio”.
Un risultato raggiunto senza alcun fondo dell’amministrazione comunale ma grazie a una raccolta fondi realizzata da Romabpa, la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma e gli sponsor tecnici Damiani Marmi di Sabaudia e lo Studio d’Arte Cave di Michelangelo di Carrara.
Masini ha sottolineato con amarezza l’assenza di un rappresentante del Campidoglio in una giornata così importante per la città, mentre ha fortemente apprezzato la presenza oltre che dei rappresentanti dei vari stati e la giornalista dell’Osservatore Romano giornale ufficiale del Vaticano “che sana definitivamente una ferita che durava da 175 anni”
Per Mattia Peradotto, Coordinatore dell’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio, che ha voluto sostenere la mostra, questa inaugurazione rappresenta la conclusione di un incredibile percorso che esemplifica nel modo migliore il ruolo svolto dal suo ufficio, ovvero la lotta continua contro ogni forma di discriminazione, sia essa storica o attuale.
Presente anche l’ambasciatore uruguaiano Ricardo Varela, che ha sottolineato il legame inequivocabile tra Italia e Uruguay. “La figura di Garibaldi” ha ricordato,“è ugualmente importante in Italia come in tutto il Sud America e Aguiar rappresenta l’ennesima evidenza di questa nostra storia comune”.
Per Fabrizio Petri, Ambasciatore Italiano in Uruguay, ridare dignità ad Aguiar fa parte del giusto processo di rivisitazione della storia nazionale nell’ottica di esplorare e ricordare l’esempio dei tanti personaggi che incarnano i giusti valori del nostro paese: accoglienza, umanità, democrazia, libertà e attenzione ai diritti.
Concetti ribaditi dall’On Fabio Porta deputato eletto all’estero dell’America Meridionale che ha sottolineato il legame tra l’Italia e il Sud America