A Palermo, durante una recente riunione del Collegio siciliano, il presunto e provvisorio gran maestro aggiunto, ha fatto una dichiarazione che ha lasciato perplessi molti presenti: “Se vi capita di incontrare un giapponese, ditegli che la guerra è finita, finita, finita”. Questa affermazione, presumibilmente intesa come ironica, ha rivelato invece una profonda ignoranza storica e una notevole arroganza.
La persona sembra non essere a conoscenza di chi fosse Hiroo Onoda, l’ufficiale giapponese che resistette per trent’anni nella giungla filippina, fedele al giuramento fatto all’Imperatore. Onoda rappresenta il valore dell’onore e del sacrificio, concetti evidentemente estranei alla persona che ha pronunciata la frase. Il sermone rivolto ai Maestri Venerabili siciliani è risultato quindi non solo fuori luogo, ma anche umoristico nella sua ignoranza.
La situazione nel Grande Oriente d’Italia (GOI) è critica. I 6482 Fratelli che il 3 marzo 2024 hanno votato per Leo Taroni e la Lista n. 1, poi annullata da una “congiura di palazzo”, si trovano ora sotto un regime provvisorio e autoritario. Questo regime è stato segnato da episodi inquietanti, come l’arresto di due massoni siciliani per concorso esterno in associazione mafiosa, tra cui Achille Andò, amico intimo e sostenitore di un massone influente.
La leadership del Grande Oriente d’Italia è caratterizzata da un crescente isolamento internazionale e da una serie di insuccessi diplomatici. Recentemente, alcuni vertici del Vascello si sono recati a Londra per affrontare le preoccupazioni della United Grand Lodge of England (UGLE), ma è stato accolto con freddezza e ha mostrato un atteggiamento remissivo e negazionista.
L’isolamento del GOI è evidente anche a livello internazionale. La Gran Loggia di New York ha recentemente installato un nuovo Gran Maestro, invitando tutte le obbedienze massoniche di rilievo, ad eccezione del Grande Oriente d’Italia e della Gran Loggia di Albania. Le motivazioni fornite sono gravi: sospetti di elezioni truccate e frequentazioni pericolose da parte di figure chiave all’interno della massoneria
Il declino del Grande Oriente d’Italia sotto la leadership è inarrestabile. L’arroganza e l’incapacità di comprendere e rispettare i valori massonici hanno portato l’Istituzione in una situazione di degrado morale e isolamento internazionale. È imperativo che la giustizia faccia il suo corso e che il GOI venga ripristinato sotto una guida legittima e rispettabile.
Cosa aspetta la Commissione antimafia a commissariare il Grande Oriente d’Italia? Ah a saperlo…