
(AGENPARL) – ven 17 maggio 2024 Cia-Agricoltori: problemi per produzione e quotazioni prodotti cerealicoli
lucani
In Basilicata il potenziale produttivo cerealicolo è stato in parte
compromesso dalle condizioni meteo con riduzioni sensibili per grano duro e
tenero con l’ulteriore incognita legata all’andamento meteorologico delle
prossime settimane, che potrebbe compromettere lo stato fitosanitario della
coltura. È quanto è emerso da una prima analisi sulle previsioni della
produzione di grano duro attesa presentate alla Camera di Commercio di
Foggia, nell’ambito dell’edizione 2024 dei Durum Days, l’evento
internazionale organizzato dai principali protagonisti del comparto, a poco
meno di un mese dall’inizio delle operazioni di raccolta nei campi.
L’iniziativa è organizzata e promossa da Assosementi, Cia-Agricoltori
italiani, Confagricoltura, Copagri, Fedagripesca Confcooperative, Compag,
Italmopa e Unione Italiana Food, con il patrocinio della Siga (Società
Italiana Genetica Agraria), la collaborazione del Crea.
Più in dettaglio, nel *2024* la produzione nazionale di *grano duro* dovrebbe
attestarsi, secondo le previsioni del Crea, intorno a 3,5 milioni di
tonnellate, con un *decremento del 10-15%* rispetto alla media di lungo
periodo e un calo dell’*8%* su base annua. Ad incidere in maniera
significativa sul calo produttivo, oltre alla riduzione della superficie
coltivata e alle difficoltà legate alle tensioni internazionali, sono state
le condizioni climatiche sfavorevoli, che hanno interessato principalmente
l’areale meridionale di coltivazione.
Per il responsabile Cia-Agricoltori del comparto cerealicolo Leonardo
Moscaritolo le previsioni confermano le preoccupazioni già espresse per la
campagna 2024. Molti raccolti sono andati distrutti. Molti campi di grano
sono stati falciati e imballati per il foraggio. Una situazione che –
afferma Moscaritolo – mette il comparto in ginocchio. E’ il listino
quotazioni della Borsa di Foggia per i cerealicoltori lucani il punto di
riferimento a rivelare che le produzioni cerealicole estere, europee ed
extracomunitarie, rappresentano la concorrenza al nostro grano. Il grano
tenero panificabile di provenienza dalla Francia ha una quotazione al 15
maggio di 225euro/tonnellata e quello extracomunitario 345 euro/tonnellata.
Il nostro grano duro invece ha quotazioni intorno ai 327 euro/t e quello
fino 352 euro/t.
Rispetto al quadro internazionale sulle produzioni mondiali di grano,
delineato dagli analisti dopo il calo dello scorso anno, le produzioni di
grano duro a livello mondiale quest’anno sono globalmente viste in ripresa,