
Luca Castagna, Vicepresidente GITMO e Direttore UOSD Unità Trapianti Midollo Osseo e Terapia Cellulare, AO Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo
Ci può descrivere l’attuale panorama dell’attività di ricerca clinica prospettica dei Centri accreditati GITMO?
La Ricerca Scientifica nell’ambito del GITMO è stata molto attiva negli ultimi anni e attualmente abbiamo diversi studi prospettici che sono appena terminati, in corso o in fase di progettazione. Questi studi impegnano gran parte dei Centri iscritti al GITMO, attualmente circa 60 quelli accreditati per il trapianto allogenico e circa 80 per il trapianto autologo. Quindi, il territorio italiano è ben rappresentato per tutte le tipologie di trapianto e ogni anno si eseguono circa 2.000 trapianti da donatore e circa 3.500 trapianti autologhi, ai quali va aggiunta la terapia con cellule CAR-T. Questi studi toccano diversi ambiti del trapianto, dalla prevenzione delle infezioni batteriche o virali al miglioramento del condizionamento, al miglioramento della reazione del trapianto contro l’ospite (GVHD – graft versus host disease), la principale complicanza del trapianto. Quindi, un panorama molto ampio e che si rivolge a diverse tipologie di pazienti trapiantati.
La ricerca è molto attiva nonostante qualche inevitabile difficoltà perché per fare ricerca prospettica, con pazienti che vengono arruolati secondo determinate caratteristiche, sono necessari fondi cospicui. La ricerca costa molto e abbiamo una certa difficoltà nel reperire i finanziamenti, in ogni caso riusciamo a realizzare diversi studi prospettici che non sono sponsorizzati da aziende oppure vengono solo supportati da queste ultime con un contributo cosiddetto non condizionante.
Quanti e quali sono gli studi sperimentali attivi?
Diverse decine sono gli studi prospettici in corso o conclusi. Tra gli altri, stiamo conducendo uno studio sulla terapia antivirale che andrà a interessare alcune particolari popolazioni di pazienti; abbiamo uno studio che ha come scopo migliorare la reazione del trapianto contro l’ospite (GVH) quando si utilizza un donatore volontario non perfettamente identico; è in corso uno studio che cerca di migliorare la terapia nei pazienti colpiti da infezioni batteriche da germi multiresistenti e poi sono in corso diversi studi su altre specifiche situazioni cliniche. Agli studi prospettici si aggiungono gli studi retrospettivi, anche questi numerosi, su pazienti già trattati per ottenere ulteriori informazioni.
Abbiamo uno staff che, all’interno del Clinical Trial Office, si occupa di gestire la parte amministrativa, oggi molto complessa dopo il recepimento delle normative europee e il cambiamento che ha riguardato i Comitati etici, composto da una quarantina di persone in tutta Italia.
Infine, è da sottolineare che alcuni studi sono condotti in concerto con altre società scientifiche attive in Italia, tra cui il GIMEMA, AIEOP e AMCLI, solo per citarne alcuni.