
(AGENPARL) – mer 08 maggio 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 08/05/2024, ore 13:06
Nota ai media!
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Nel rispetto delle disposizioni sulla par condicio in vigore in prossimità delle elezioni europee, i comunicati sui lavori del plenum vengono redatti in maniera essenziale e in forma impersonale. Le sedute sono comunque trasmesse in diretta streaming con traduzione simultanea in italiano e in tedesco sulla pagina web http://www.consiglio-bz.org, e sul canale YouTube del Consiglio provinciale; aggiornamenti anche sui profili social del Consiglio (Facebook, Instagram e X). Sul canale youtube è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Misure contro i rincari, edilizia abitativa agevolata
**Voto della Süd-Tiroler Freiheit, mozione del Team K.**
Con il Misure contro i rincari, la Süd-Tiroler Freiheit ha chiesto oggi al Consiglio provinciale (1) di invitare Parlamento e Governo ad abolire o quantomeno ridurre significativamente in via temporanea l’IVA sui generi alimentari di base e sui beni di prima necessità, (2) di esprimersi a favore di un salario minimo fissato per legge secondo gli standard europei, (3) di esprimersi a favore di una riduzione del cuneo fiscale, da una parte per sgravare le aziende e dall’altra per poter aumentare gli stipendi, (4) di riconoscere la necessità di aumentare gli stipendi dei dipendenti del settore privato e adeguarli quanto prima all’aumento dell’inflazione e all’attuale costo della vita in questa provincia, e pertanto incaricare la Giunta provinciale di adoperarsi con i sindacati e le parti sociali per rinegoziare e adeguare i contratti integrativi provinciali nel settore privato, ovvero per promuovere la conclusione di accordi aziendali, (5) di incaricare la Giunta provinciale di adoperarsi, assieme ai sindacati e alle parti sociali nell’ambito delle trattative sui contratti integrativi provinciali per il settore privato sull’aumento degli stipendi, affinché i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro siano ridotti al minimo possibile, (6) di esprimersi a favore di una riduzione generale dell’IVA o, in alternativa, di un adeguamento di tale imposta nelle zone di confine alle aliquote in vigore nelle regioni vicine, (7) al fine dell’attuazione dei punti di cui sopra, di invitare la Giunta provinciale ad avviare delle trattative con il Governo. Se il Governo non fosse disposto a introdurre misure di questo tipo a livello statale, la Giunta provinciale viene incaricata di negoziare una regolamentazione in deroga per la provincia di Bolzano.
Il Team K ha messo in dubbio l’efficacia di un voto al Governo, ed ha valutato i singoli punti dispositivi, chiedendo a quanto ammonterebbe il risparmio per le famiglie abolendo l’IVA – probabilmente al massimo 30 e al mese, aggiungendo che gli standard si salario minimo sono diversi a seconda dello Stato, rilevando che nella mozione si parla solo di stipendi del privato e non di quelli della mano pubblica, su cui si può intervenire. Su questo la STF non aveva mai sostenuto le proposte del Team K.
Anche il Partito Democratico ha valutato i singoli punti, evidenziando tra l’altro che il Governo si sta già interessando dell’IVA e che abolirla potrebbe far aumentare i prezzi, che il salario minimo sarebbe inferiore agli stipendi applicati in Alto Adige e concordando sul punto (3). Importante sarebbe unificare le politiche fiscali a livello sovranazionale. Ha chiesto di votare per punti separati.
JWA Wirth Anderlan ha rilevato le differenze di prezzi tra la Val di Non e quelli in Alto Adige: il problema c’è e bisogna intervenire. Il voto sarà sostenuto.
Il Gruppo verde ha evidenziato l’alto costo della vita in Alto Adige, cui non corrispondono adeguati stipendi: questi vanno aumentati, anche nel pubblico, ma ci vogliono gli importi necessari a bilancio. Il punto (1) però creerebbe buchi nel bilancio, gli altri punti vanno della direzione giusta; c’è bisogno di un salario minimo, l’Italia è uno dei pochi Paesi UE che non lo vuole e non si capisce perché.
La Süd-Tiroler Freiheit ha chiarito che si chiede una riduzione in via temporanea dell’IVA solo sui beni alimentari e di prima necessità, e aggiunto che non è vero che se il pubblico aumenta gli stipendi, il privato ne segue l’esempio – a volte anzi il privato chiede alla Provincia un aiuto per garantire alloggi ai dipendenti, invece che pagare salari adeguati. Per il salario minimo non è stato previsto un importo proprio in quanto diverso per ogni Paese. Anche un risparmio di 30 € può essere importante. Il Gruppo verde ha chiarito di essersi riferito al punto (6) che prevede una riduzione generalizzata dell’IVA.
L’assessora competente ha ammesso l’esistenza di rincari problematici per la popolazione, aggiungendo che secondo le previsioni l’inflazione si sta riducendo ed è la più bassa a livello UE. Nel 2022 il Consiglio aveva approvato un voto al Governo per il salario minimo, ma il Parlamento nel 2023 aveva respinto la proposta di un salario minimo – l’Italia è uno dei 5 Paesi UE che non ne dispone, anche per l’esistenza di un sistema di contrattazione collettiva che garantisce salari minimi anche superiori a quello minimo. In quanto al cuneo fiscale, esso va a finanziare misure tra cui pensioni, congedi per maternità ecc. I contributi previdenziali non rientrano nelle trattative dei contratti collettivi; l’IVA sui generi alimentari di base è del 4%, a fronte del 10% vigente in Austria.; se si riducono le imposte sono necessarie compensazioni, e un adeguamento dell’IVA nelle zone di confine è impossibile per via della disciplina UE. La Süd-Tiroler Freiheit ha replicato che si è votati per impegnarci per le persone, e bisogna fare qualcosa per quelle in difficoltà, senza badare allo stato finanziario dell’Italia. Si ignorano i problemi, mentre quando si tratta di migranti si interviene senza problemi. In quanto al punto (6), è una prassi frequente in Europa. Il voto è stato votato per parti separate e respinto: le premesse con 12 sí, 18 no e 4 astensioni, il punto (1) con 15 sì e 19 no, il punto (2) con 16 sì 1 8 no, il punto (3) con 16 sì, 17 no, 1 astensione, il punto (4) con 16 sì e 18 no, il punto (5) con 15 sì, 18 no e 1 astensione, il punto (6) con 11 sì, 21 no e 1 astensione, il punto (7) con 12 sì e 20 no.
Con la successiva Edilizia abitativa agevolata: liquidare i contributi subito e non dopo due anni, il Team K ha chiesto di impegnare la Giunta provinciale (1) a esternalizzare l’elaborazione delle domande di agevolazione edilizia degli anni 2022 e 2023 con l’obiettivo di evaderle entro il 2024 e di liquidare i relativi contributi; (2) ad avviare negli uffici competenti l’elaborazione delle domande relative al 2024; (3) ad adottare misure per semplificare e digitalizzare le domande di agevolazione edilizia, in modo che in futuro possano essere evase e liquidate in tempi accettabili.
La Freie Fraktion si è detta d’accordo con le proposte, evidenziando però che l’agevolazione edilizia non ha raggiunto il suo obiettivo, ma anzi aumenta i costi per la Provincia, anche se all’inizio rappresentava un vantaggio. La Freie Fraktion ha proposto a novembre un disegno di legge per introdurre una misura alternativa, un prestito provinciale; si potrebbero anche aumentare i vincoli degli alloggi ai fini di giustizia sociale.
Il Team K ha rilevato che aspettare due anni e mezzo per un contributo di 35.000 €, a fronte del tasso variabile dei mutui e dei rincari, vanifica l’aiuto stesso. Nell’era della digitalizzazione dovrebbe essere possibile valutare in brevissimi tempi le domande. L’edilizia abitativa agevolata è una politica sociale a favore delle famiglie e deve essere in grado di fornire alloggi accessibili.
La SVP ha ricordato che l’edilizia abitativa agevolata è competenza primaria contenuta nel 2. Statuto con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei cittadini, permettendo anche ai non abbienti di accedere a un alloggio di proprietà. BIsogna trovare modalità sostenibili per garantire anche in futuro l’acquisto alle famiglie meno abbienti: non va abrogato quanto esiste, ma trovate nuove soluzioni.