
(AGENPARL) – mer 08 maggio 2024 SEMInARIA 04
*LABORATORIO PARCO*
Ecomusei e Parchi per l’evoluzione delle aree interne.
Criticità e nuovi scenari per l’area SNAI Calatino
11 maggio 2024 Caltagirone, Palazzo Libertini
Ideazione e direzione scientifica Marco Navarra (UniCT, Makramè) a cura di
Marco Navarra e Dario Felice
organizzato da
maKramè APS (officina naturalculturale sugli spazialismi nell’Antropocene)
Errare (progetto di ricerca TERRE FRAGILI TERRE FERTILI, Dicar unict)
TEArch (progetto di ricerca PER UN’ARCHITETTURA TERRESTRE. Strategie di convivenza e di cura per i paesaggi a rischio dell’Italia meridionale, Dicar unict, PRIN 2022 PNRR)
direzione scientifica Marco Navarra (Unict, Makramè)
Giorno 11 maggio, dalle ore 9:00 alle 14:00, presso Palazzo Libertini a Caltagirone, si terrà il quarto incontro del ciclo SEMinARIA, curato da Marco Navarra e Dario Felice e organizzato da maKramè APS (officina naturalculturale sugli spazialismi nell’Antropocene); Errare (progetto di ricerca TERRE FRAGILI TERRE FERTILI, Dicar unict), TEArch (progetto di ricerca PER UN’ARCHITETTURA TERRESTRE. Strategie di convivenza e di cura per i paesaggi a rischio dell’Italia meridionale, Dicar unict, PRIN 2022 PNRR)
direzione scientifica Marco Navarra (Unict, Makramè)
Il quarto appuntamento del ciclo SEMInARIA “LABORATORIO PARCO. Ecomusei e Parchi per l’evoluzione delle aree interne. Criticità e nuovi scenari per l’area SNAI Calatino”, esplora la riattivazione del territorio calatino a partire dal confronto con altri esempi “virtuosi” che sono riusciti a trasfigurare le criticità, restituendo alle comunità risorse dimenticate. Come nel caso del calatino sarebbero i Boschi di Santo Pietro, la sughereta di Niscemi e il Biviere di Gela.
Il futuro delle aree interne dell’Italia e dei suoi boschi è legato a un cambio di approccio metodologico, fatto di micro-azioni che considerano la questione culturale e la costruzione di una nuova genealogia, fondamentali per lo sviluppo del progetto.
Il ciclo di incontri “SEMInARIA” vuole disseminare dubbi e interrogativi per raccogliere e declinare altri possibili significati su terminologie ricorrenti nel dibattito pubblico. I seminari si svolgeranno nell’arco di tre anni raccogliendo testimonianze dirette e riflessioni nate all’interno di azioni sul campo in Italia e all’estero. I SEMInARIA costituiscono un contributo di riflessione di makramè al progetto BOSCO COLTO avviato nel 2022 presso il Bosco di Santo Pietro a Caltagirone.
Nella nostra cultura i parchi riguardano la protezione di aree naturali da interventi dell’uomo che possano alterarne gli aspetti ambientali e monumentali. Con l’istituzione dei grandi parchi naturali si è voluta conservare la wilderness come riserva ambientale e valore simbolico in contrapposizione alle metropoli. A partire dagli anni 70 la consapevolezza della crisi ambientale ha generato un nuovo regime climatico (Latour, 2020) che ha favorito la diffusione di una sensibilità ecologica e prodotto fenomeni di greenwashing. Nello stesso tempo l’idea di parco ha significato l’introduzione della natura nelle città come antidoto sanitario.
Dagli anni 90 in Europa si è diffusa l’idea dell’ecomuseo come dispositivo per valorizzare i caratteri naturali e storici dei luoghi.
In territori in cui i beni naturalistici sono stati frammentati dalle attività antropiche come ripensare la governance dei parchi naturali?
Cosa significa immaginare le aree naturali all’interno delle città come nuove infrastrutture di convivenza multispecie? Quale ruolo possono assumere in questo processo gli ecomusei?
Il seminario si compone di due sessioni: la prima,“DEEP TALKS” (30 minuti), permette un approfondimento del tema mettendo a confronto alcuni casi studio e modelli di pratiche virtuose; la seconda, “SHORT TALKS” (10 minuti), offre una panoramica rapida su alcuni esempi in Sicilia.
Il focus dei “DEEP TALKS” è la governance dei Parchi naturalistici’ (Tommaso La Mantia_unipa) e alcuni esempi di progetti contemporanei (Andreas Kipar_LAND Milano)
Il secondo momento, “SHORT TALKS”, è un’investigazione su diversi punti di vista relativi alla questione della governance e dei progetti di Parchi naturali regionali con la partecipazione delle associazioni naturaliste (Lipu, Il Ramarro, Museo Naturalistico di Santo Pietro) e alcuni attori delle politiche territoriali (GAL KALAT) In conclusione l’Architetto Roberto Cremascoli (curatore Padiglione del Vaticano) presenterà il progetto “Amicizia Sociale: incontrarsi nel giardino”, realizzato alla 18. Mostra internazionale di Architettura la Biennale di Venezia 2023 dagli architetti studio Albori di Milano e Alvaro Siza di Porto.
Al termine degli incontri verrà inaugurata la mostra “ECOLOGIE ECCENTRICHE”, in cui verranno esposti i progetti sviluppati durante i CAMPUS BOSCO COLTO 2022 e 2023 e i modelli degli studenti di Architettura Siracusa (SDS) dell’Università di Catania.
MaKramè APS (officina naturalculturale sugli spazialismi dell’Antropocene, centro di ricerca indipendente)
MaKramè è un gruppo aperto in forma di laboratorio sperimentale sul paesaggio, le nuove forme di architettura e i nuovi spazialismi nell’Antropocene. È un’officina naturalculturale di progetto-ricerca.
Si avvale e si alimenta di contributi disciplinari differenti per sviluppare un luogo di ricerca, formazione e produzione di cultura materiale. Pratica una nuova frontiera dell’innovazione e della sintesi crossdisciplinare tra diversi saperi e tecniche.
MaKramè promuove progetti-ricerca su casi studio specifici per innescare processi di rigenerazione capaci di interagire e collidere con i modi di abitare il territorio e le città.
Errare (progetto di ricerca TERRE FRAGILI TERRE FERTILI, Dicar unict)
Il progetto di ricerca ha come obiettivo la sperimentazione sul campo di un nuovo paradigma del progetto fondato sull’empatia e la corrispondenza per cui non si “progetta su” qualcosa e per qualcuno, ma si “progetta con” qualcosa o qualcuno a partire da un’osservazione partecipante. La ricerca si interroga su come immaginare relazioni simpoietiche tra gli insediamenti urbani e l’agricoltura, o tra le attività produttive e gli ecosistemi naturali nelle aree interne soggette a spopolamento e abbandono.
TEArch (progetto di ricerca PER UN’ARCHITETTURA TERRESTRE. Strategie di convivenza e di cura per
i paesaggi a rischio dell’Italia meridionale, Dicar unict, PRIN 2022 PNRR)
Il progetto di ricerca, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, si occupa di territori fragili e vulnerabili. Interpreta il rischio come una chiave per affrontare l’indeterminazione e l’instabilità degli eventi che caratterizzano la vita contemporanea con una metodologia fondata sulla plasticità come strumento per trasformare i limiti in risorse.
BoscoColto
BOSCO COLTO è un progetto transdisciplinare che mira ad attivare nuovi processi relazionali di convivenza e alleanza multispecie sui Boschi di Santo Pietro, per esprimere lo stretto legame tra cultura e coltura che la complessità dei boschi rappresenta.
Le due parole traducono in un’immagine il significato del progetto di ricerca, laddove il bosco contamina e mette in discussione l’astrazione della cultura e il colto (cultura e coltura insieme) mette in discussione la natura come realtà separata e altra.
Dopo il successo dello scorso anno, articolata in un Festival e un Campus di costruzione e progetto, BOSCO COLTO guarda al futuro in forma rinnovata, per uscire dalla logica dell’efficacia istantanea, sperimentando la durata nel tempo e la dimensione corale del progetto.