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(AGENPARL) – mar 07 maggio 2024 *GIUSTIZIA RIPARATIVA: KOFLER, “UNO STRUMENTO EFFICACE PER LA NOSTRA
COMUNITÀ*”.
“In una società moderna come la nostra, la conciliazione e la composizione
bonaria delle vicende processuali e dei conflitti nonché la riparazione
perseguita tramite la mediazione penale e i programmi di giustizia
riparativa, sono sicuramente di grande efficacia, non solo ai fini
deflattivi, ma in particolare perché appianano i rapporti, valorizzano le
relazioni e accrescono lo spirito di comunità”. È questo il messaggio che
la dirigente della III ripartizione della Regione *Eva Maria Kofler* ha
voluto dare ai giudici di pace durante il convegno sulla giustizia
riparativa promosso in collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza
dell’università di Trento.
“Il giudice di pace è una figura significativa sia sul piano della
giurisdizione sia su quello sociale – ha spiegato la dirigente – grazie al
suo intervento celere e snello, attraverso lo strumento della
conciliazione/mediazione, che ha già avuto modo di sperimentare in questi
anni”.
La Riforma Cartabia, introducendo la disciplina organica della giustizia
riparativa, ha avvalorato le prassi già applicate nel nostro territorio
anche grazie alla presenza del Centro per la giustizia riparativa regionale
con una sede a Trento e una a Bolzano e che vede l’impiego alle dipendenze
della Regione di quattro mediatrici esperte.
L’attività del Centro si è estesa negli anni in diversi ambiti: quello
minorile, della messa alla prova per imputati adulti, quello
dell’esecuzione penale (sia esterna che intramuraria), quello sociale e
preprocessuale.
Inoltre, mediante appositi progetti e laboratori, il Centro si occupa anche
della gestione di conflitti nonché di “mediazione sociale” allo scopo di
prevenire esiti violenti generati da dissidi riguardanti la vita di tutti i
giorni.
“Esprimo i miei migliori auspici – ha concluso Kofler – affinché il dialogo
e la sinergia tra magistratura, cultori e operatori del diritto, nonché
mediatori e mediatrici, contribuiscano a rendere la giustizia sempre più
vicina ai cittadini e a servizio della collettività intera”.
*DIE WIEDERGUTMACHUNGSJUSTIZ IST EIN WIRKSAMES INSTRUMENT FÜR UNSERE
GEMEINSCHAFT*
„In einer modernen Gesellschaft wie der unseren sind die Schlichtung und
die gütliche Beilegung von Rechtsstreitigkeiten und Konflikten sowie die
Wiedergutmachung durch strafrechtliche Mediation und
Wiedergutmachungsprogramme zweifellos von großer Wirksamkeit, nicht nur im
Hinblick auf die Reduzierung der Anzahl der Gerichtsverfahren, sondern vor
allem, weil sie Konflikte entschärfen, die Verständigung fördern und den
Gemeinschaftsgeist stärken“. Mit diesen Worten begrüßte die Leiterin der
Abteilung III der Region, *Eva Maria Kofler*, die Friedensrichter bei der
in Zusammenarbeit mit der Fakultät für Rechtswissenschaften der Universität
Trient veranstalteten Tagung über die Wiedergutmachungsjustiz.
„Der Friedensrichter ist – dank seines schnellen und effizienten
Eingreifens durch das Instrument der Schlichtung/Mediation, das in den
letzten Jahren bereits erfolgreich angewandt wurde – sowohl in rechtlicher
als auch in sozialer Hinsicht eine bedeutende Figur“, erklärte die Leiterin.
Die Einführung der umfassenden Regelung der Wiedergutmachungsjustiz durch
die „Cartabia-Reform“ hat die in unserer Region bereits angewandten
Praktiken des Zentrums für Wiedergutmachungsjustiz bestätigt, welches über
einen Sitz in Trient und einen in Bozen verfügt und vier bei der Region
bedienstete, sachverständige Mediatorinnen beschäftigt.
Im Laufe der Jahre hat sich die Tätigkeit des Zentrums auf verschiedene
Bereiche ausgeweitet: den Bereich des Jugendgerichts, die
Verfahrensaussetzung zur Bewährung für erwachsene Angeklagte, den
Strafvollzug (sowohl außerhalb als auch innerhalb von Haftanstalten), den
sozialen und vorprozessualen Bereich.
Darüber hinaus befasst sich das Zentrum im Rahmen spezieller Projekte und
Workshops auch mit Konfliktmanagement und „sozialer Mediation“, um
gewalttätigen Auseinandersetzungen im Alltag vorzubeugen.
Kofler zeigte sich abschließend zuversichtlich, dass der Dialog und die
Synergie zwischen der Justiz, den Rechtsexperten und -praktikern sowie den
Mediatoren und Mediatorinnen dazu beitragen werden, dass die Justiz immer
bürgernäher wird und im Dienste der gesamten Gemeinschaft steht.
[image: convegno giustizia riparativa.jpeg]
Saluti
Davide Cordua
ufficio stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
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