(AGENPARL) – gio 02 maggio 2024 AfricainFamiglia: con l’accreditamento in Nigeria sono 4 i Paesi africani aperti
all’Adozione Internazionale con Ai.Bi.
Dopo Ghana, Burundi e Repubblica del Congo, ora arriva l’accreditamento di Ai.Bi. per
operare anche in Nigeria, che con i suoi 218 milioni di abitanti è il Paese più popoloso
dell’Africa. Aperte le liste d’attesa per minori da 0 a 6 anni
Mezzano di San Giuliano Milanese – 2 maggio 2024
La Nigeria è già da tempo il Paese più popoloso dell’Africa. Con quasi 220 milioni di abitanti (erano
122 milioni nel 2000) ha un tasso di crescita demografica del 2,41% annuo e le previsioni di diverse
istituzioni e centri di ricerca stimano che entro il 2050 la sua popolazione arriverà a contare 429
milioni di persone. Numeri impressionanti, che porterebbero il Paese a essere il terzo più
popoloso del mondo e che inevitabilmente richiederanno nuove sfide all’interno e all’esterno della
nazione.
Ridare a tutti i bambini del mondo il diritto di essere figli
In questo contesto, anche l’Adozione Internazionale può e deve giocare un ruolo di primo piano,
perché, inevitabilmente, con una popolazione così numerosa e in crescita, le situazioni di
abbandono rispetto all’infanzia in grave difficoltà familiare sono destinate a moltiplicarsi.
Il lavoro sarà sicuramente lungo, ma se intrapreso mantenendo ben salda l’ottica del maggiore
interesse dei minori, potrà aprire una strada sempre più importante per il futuro di tanti bambini
nigeriani e di tante coppie italiane che desiderano accogliere un figlio e formare una famiglia. Ecco
perché l’accreditamento di Ai.Bi. in Nigeria è una notizia positiva e importante, non certo per
l’Associazione in sé, ma per la sua mission che da 40 anni è improntata a garantire ai bambini
abbandonati il diritto di essere figli.
Secondo i numeri citati prima, nel 2050 un bambino su 13 nel mondo sarà nigeriano e, dunque,
fermo restando che rimane l’estrema ratio di un percorso che deve partire dal rafforzamento delle
politiche sociali interne e la sensibilizzazione verso l’adozione nazionale, l’Adozione Internazionale
potrà essere decisiva per ridare a quanti più bambini possibile (idealmente, a tutti) le stesse
possibilità di avere una famiglia che li ami e si prenda cura di loro.
L’Adozione Internazionale in Nigeria
Oltre a Ghana, Burundi e Repubblica del Congo, le coppie italiane che daranno incarico ad Ai.Bi.
potranno ora adottare, dunque, anche in Nigeria, che ha già, nelle sue liste di minori dichiarati
adottabili e in attesa di un famiglia, bambini di tutte le età, a partire dai 6 mesi.
Come per tutti i Paesi, anche la Nigeria ha delle norme precise che regolano l’adozione, che si
aggiungono, naturalmente, a quelle valide in Italia per poter accedere all’adozione: le coppie di
genitori adottivi, innanzitutto, devono essere sposate e i componenti devono avere un’età
minima di 25 anni. Dal momento della consegna dei documenti della coppia sul Paese, deve
passare un anno di tempo prima che possa iniziare la vera e propria fase di abbinamento con la
bambina o il bambino individuato e proposto dalle autorità competenti. L’abbinamento, poi, può
richiedere dalle 2 settimane ai 2 mesi di tempo e, una volta accettato, prevede che la coppia parta
per la Nigeria e vi resti per un periodo di circa 3 mesi: 6 settimane sono quelle necessarie per
l’affiatamento con il bambino, mentre le successive sono richieste per l’espletamento delle varie
pratiche burocratiche.
Certo, letti così, sulla carta, questi tempo possono spaventare, ma se rapportati a un vita intera
(quella della famiglia che nasce e, a maggior ragione, quella del minore che in questo modo ha la
possibilità di rinascere figlio), appaiono davvero un “prezzo” ragionevole e sensato.
Tutte le coppie che desiderassero maggiori informazioni in merito alle Adozioni Internazionali in
______________________________
Ufficio Stampa Ai.Bi. – Amici dei Bambini
Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini ETS
L’associazione Amici dei Bambini ETS è un movimento di famiglie che dal 1986 opera in Italia e in oltre 30
Paesi del mondo (in Europa dell’Est, America, Africa e Asia) per dare a ogni bambino abbandonato una
famiglia e garantire il suo diritto a essere figlio.
Ogni giorno, in tutto il mondo, Amici dei Bambini lotta per combattere l’emergenza abbandono: una vera e
propria emergenza umanitaria che, a differenza di fame, malattia e guerre, presenti principalmente nei
Paesi in via di sviluppo, è comune a tutti i Paesi del mondo con dimensioni sempre più allarmanti. Secondo
una stima basata su un report di Unicef di qualche anno fa, sono almeno 200 milioni i bambini
abbandonati nel mondo. In Italia, i minori “fuori famiglia” sono oltre 30mila.
Amici dei Bambini interviene laddove si manifesta l’abbandono: negli orfanotrofi, negli istituti, nei centri di
assistenza… in tutte quelle realtà in cui l’assistenza permette loro di “sopravvivere”, ma non di vivere
pienamente, perché manca l’amore di una famiglia che faccia sentire davvero “figli”.
http://www.aibi.it
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