
(AGENPARL) – gio 02 maggio 2024 Agricoltura
ACLI TERRA, NECESSARIO PIANO STRATEGICO NAZIONALE DI CONTENIMENTO
CINGHIALI
_TAVOLETTA: “ANCHE NOI DI ACLI TERRA CI UNIAMO ALL’APPELLO DI COLDIRETTI
E CONFAGRICOLTURA PER UN’AZIONE RISOLUTA DEL GOVERNO. DAI CINGHIALI
ENORMI DANNI ALL’AGRICOLTURA, OLTRE CHE ALLA SICUREZZA DEI CITTADINI
NELLE CITTÀ” _
“Arrivano dati allarmanti sulla questione cinghiali ed il
sovrappopolamento di questi ungulati.
Vigneti, uliveti, campi di mais e cereali, coltivazioni di girasole o
ortaggi: è lunga la lista della razzia compiuta dalla fauna selvatica
incontrollata nelle campagne, che vede al primo posto i cinghiali che
hanno raggiunto i 2,3 milioni di esemplari sul territorio nazionale.
Un’emergenza che provoca danni enormi all’agricoltura – un comparto
riconosciuto come eccelso per il Made in Italy – che subisce una
continua devastazione, ma anche per la più eclatante questione sicurezza
dei cittadini nei centri urbani”. COSÌ IL PRESIDENTE NAZIONALE DI ACLI
TERRA, NICOLA TAVOLETTA.
Duecento milioni di euro di danni solo nell’ultimo anno all’agricoltura
italiana, che rappresenta un vanto nazionale, ma non protetta a
sufficienza: la Puglia, con oltre 30 milioni di euro e 250 mila
cinghiali, e la Toscana, con oltre 20 milioni di euro, di cui l’80% a
causa dei 200 mila cinghiali, sono le regioni che hanno pagato di più
per la presenza di questi ungulati. Nel Lazio, i danni stimati dai soli
cinghiali superano i 10 milioni di euro e in alcuni casi riguardano
anche l’80% del raccolto. Oltre 10 milioni di euro sono i danni stimati
in Calabria, secondo i dati diffusi dai colleghi di Coldiretti.
Un ulteriore elemento drammatico è che l’unico fenomeno che incide sulla
limitazione della crescita esponenziale è la peste suina africana, che è
pericolosissima per i nostri allevamenti dei suini, che vedono impegnati
circa 100.000 lavoratori.
Inoltre, nessun territorio regionale è immune dal problema e purtroppo
le stesse Regioni sono in difficoltà con l’erogazione dei risarcimenti,
che purtroppo arrivano dopo anni e con valori inferiori ai danni reali.
“Dinanzi a questa situazione emergenziale – SOTTOLINEA IL PRESIDENTE
DELL’ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE AGRICOLA ACLISTA, TAVOLETTA -, ci
uniamo, quindi, agli appelli di Coldiretti e di Confagricoltura
nell’auspicare piani straordinari di contenimento, chiedendo al Governo,
e specificamente ai Ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, una
strategia nazionale per incidere efficacemente. Oggi tanti agricoltori
stanno usando risorse proprie per costruire barriere difensive e ciò
incide ancora una volta sui costi della produzione agricola”.
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Roberto PAGANO
Ufficio stampa ACLI TERRA – presidenza nazionale
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