
“Cosa significa essere europeisti oggi? Significa, ci direbbe David Sassoli, recuperare lo slancio pionieristico dei padri fondatori”. Così Anna Ascani, deputata Pd e Vicepresidente della Camera, a margine dell’iniziativa organizzata in occasione della Festa dei Lavoratori a Orvieto con il candidato sindaco Stefano Biagioli, l’eurodeputata Camilla Laureti e il senatore Walter Verini. “Cioè non sentirsi appagati di quanto realizzato fino ad ora ma volere e camminare verso un’Europa più integrata, un’Europa che si senta attore politico globale, che si doti di strumenti di decisione e governo capaci di svincolarla dai veti dei singoli Stati, che faccia del Pilastro sociale non solo una delle sue missioni ma un manifesto concreto dell’umanesimo europeo. Se dovessero prevalere le destre alle elezioni di giugno non solo l’Europa si avvierebbe ad essere sempre meno rilevante, a vedere ridotti gli spazi per politiche comuni, a tramutarsi in arena di continue competizioni nazionalistiche ma sarebbe la sconfitta di ogni singolo Stato perché ognuno, anche i più grandi tra noi, è troppo piccolo per fronteggiare la misura globale delle questioni dell’oggi destinandosi alla sconfitta nella concorrenza con gli altri protagonisti della scena mondiale. Dobbiamo avere chiaro che solo il successo delle forze riformiste e progressiste è garanzia di un’Europa dotata di visione, di coraggio, di solidarietà. Solo battendo il disegno delle destre sarà possibile consentire quel salto in avanti all’Ue indispensabile per affrontare le sfide eccezionali, dalla ricomparsa della guerra sul vecchio continente agli angoscianti cambiamenti climatici, dalle continue innovazioni frutto delle innovazioni tecnologiche ai mutamenti nell’organizzazione del lavoro e negli stessi lavori, dall’inverno demografico ai massicci flussi migratori, che bussano alla nostra casa comune”, ha concluso.