
(AGENPARL) – mar 30 aprile 2024 Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. Inaugurazione dell’esposizione con filmato di Diego Marcon: La Gola
Venerdì 3 maggio 2024 alle ore 19:00 presso il Museo Kunstverein di Amburgo
si terrà il vernissage alla presenza dell’artista Diego Marcon con la proiezione del suo ultimo film intitolato “La Gola” e commissionatogli dallo stesso Kunstverein di Amburgo, dalla Kunsthalle di Vienna e dalla Biennale dell’immagine in movimento di Ginevra, con il supporto di Sadie Coles HQ, di Londra e della GalleriaBuchholz, di Berlino/Colonia/New York.
La mostra durerà dal 4 maggio 2024 all’11 agosto 2024.
Il 4 maggio 2024 alle ore 14:00 si terrà una conferenza con gli artisti Diego Marcon, Marina Xenofontos e Milan Ther, direttore del Kunstverein. Il 7 maggio 2024 il direttore Milan Ther offrirà una visita guidata attraverso la mostra, mentre il 6 giugno 2024, alle ore 19.00, è prevista una conferenza con Camilla Romeo, produttrice esecutiva di “La Gola”, in cui discuterà con il direttore del Kunstverein Milan Ther.
Il costo del biglietto è di 5 euro, ridotto 3 euro.
Il Kunstverein è apertoda martedì a venerdì dalle ore 12:00 alle ore 18:00, sabato e domenica dalle ore 11:00 alle ore 18:00.
La Gola, il film di Diego Marcon commissionato dal Kunstverein di Amburgo, ruota attorno alla corrispondenza tra Gianni e Rossana. I due personaggi sono ritratti da bambole iperrealistiche con occhi ed espressioni facciali animate digitalmente. La combinazione di voci umane, bambole analogiche e (post)produzione digitale dà vita a personaggi ibridi il cui status tra analogico e digitale sfugge a una chiara distinzione. Lo spartito di La Gola è stato scritto da Federico Chiari e la musica registrata su un organo di Pietro Corna nella Cattedrale di Bergamo.
Tutto – le figure, le relazioni, la struttura narrativa, le convenzioni specifiche del genere – si muove verso un climax, pur essendo in uno stato di irresolutezza, mentre i mondi interni ed esterni si fondono in un realismo magico camp e gonfiato. Sebbene il cast di La Gola sia limitato a due protagonisti, il film rivela un’intricata rete di relazioni caratterizzate da sofferenza e godimento. In primi piani frontali ambientati alla luce del giorno al suono del cinguettio degli uccelli, Gianni loda le abilità del suo cuoco Baptiste; lo scopo della sua vita è la ricerca di forme di piacere elevate. Rossana, invece, scrivendo in un’oscurità notturna scossa da tuoni e lampi crescenti, descrive la sofferenza fisica della madre e il progredire della malattia. La vita di Rossana è definita dall’assenza di piacere. Per quanto asimmetrica sia la loro relazione, condividono l’incapacità di riconoscere il linguaggio scritto dell’altro come esperienza fisica reale.
La Gola si avvale di convenzioni autoriali, in cui il dialogo è solo uno dei tanti dispositivi e strumenti formali del cinema. Gianni e Rossana sono dei fioretti, stereotipi di genere della storia del cinema carichi di affetto ma condannati a passare da un palcoscenico all’altro in un vuoto sovradeterminato e stilistico, ma in definitiva privo di trama e azione.