(AGENPARL) - Roma, 26 Aprile 2024(AGENPARL) – ven 26 aprile 2024 *AL MUSEO DI PAESTUM MANGONE DIPINGE IL TUFFATORE DAVANTI AD UNA
DELEGAZIONE DEL METROPOLITAN MUSEUM DI NEW YORK*
*Il pittore Mangone: “Una performance artistica che trasporta il passato
nel futuro, unendo arte e storia. Una connessione tra il grande patrimonio
archeologico della Magna Grecia e le avanguardie artistiche contemporanee,
sulla direttrice Paestum – New York”*
Un artista visionario, le cui opere sono un’emozione continua di vibrazioni
di luci e di colori. Il pittore Fernando Mangone ha trasformato il Museo
Archeologico di Paestum in un palcoscenico per la sua ultima performance
artistica, offrendo una nuova interpretazione della famosa Tomba del
Tuffatore. Di fronte alla direttrice del Parco Archeologico di Paestum,
Tiziana D’Angelo, e a una delegazione del Metropolitan Museum di New York,
Mangone ha portato in vita la storia antica attraverso la sua esecuzione
libera e immediata, riportando le rivisitazioni e le re-interpretazioni
della celebre tomba su grandi pannelli. Mangone, profondo conoscitore di
questi luoghi e dei loro tesori, ha dato vita a una performance che va
oltre la mera rappresentazione artistica. Con una profonda comprensione dei
grandi miti dell’antichità, delle opere d’arte e della storia stessa,
Mangone ha arricchito gli spazi dell’immensa architettura di Paestum con la
sua opera, creando atmosfere intense e suggestive. Queste atmosfere, capaci
di unire passato e presente, tradizione e modernità, antichi miti e visioni
contemporanee, invitano il pubblico a una riflessione profonda sul senso
della vita e dell’esistenza umana.
“L’arte è un messaggio all’umanità per narrare la bellezza del creato. Con
la mia performance al Museo Archeologico di Paestum, ho cercato di portare
in vita non solo l’antichità, ma anche le emozioni e le riflessioni che
essa suscita in noi. Attraverso i colori e le forme, ho voluto offrire al
pubblico un’esperienza che va oltre la mera osservazione, invitandoli a
confrontarsi con la propria fragilità e mortalità, ma anche con la bellezza
e la grandezza dell’essere umano nel suo viaggio attraverso il tempo”. A
dirlo è il pittore Fernando Mangone.
La pittura di Mangone non si limita alla sua bellezza estetica, ma spinge
gli spettatori a confrontarsi con la propria fragilità e mortalità.
Attraverso la sua opera, emerge il senso dell’umana fragilità e la
consapevolezza che la vera ricchezza risiede nell’interiorità, nell’unicità
che non sfiorisce mai e si esalta con il passare del tempo. La direttrice
del Parco Archeologico di Paestum, Tiziana D’Angelo, ha accolto con
entusiasmo questa performance, sottolineando l’importanza di iniziative che
portano l’arte e la storia a dialogare in modo innovativo. La presenza
della delegazione del Metropolitan Museum di New York testimonia il
prestigio e l’interesse internazionale suscitato dall’opera di Mangone e
dalla ricchezza culturale di Paestum. La performance di Mangone presso il
Museo Archeologico di Paestum rappresenta un’occasione unica per immergersi
nell’antichità, esplorando la continuità tra passato e presente attraverso
l’arte e la riflessione. Le sue rivisitazioni della Tomba del Tuffatore
offrono uno sguardo nuovo e affascinante su uno dei capolavori dell’arte
antica, invitando il pubblico a riscoprire e apprezzare la ricchezza e la
complessità della storia umana.
Ufficio Stampa
Nicola Arpaia
