È con profonda preoccupazione che mi rivolgo a Lei in merito alla questione della ragionevole durata del processo e al rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, specialmente in relazione ai numerosi casi di processi penali che si protraggono per periodi eccessivamente lunghi senza che sia emessa alcuna sentenza di primo grado.
La giustizia è un pilastro fondamentale della nostra società democratica e il diritto di ogni individuo a un processo equo e tempestivo è un principio sacrosanto.
Tuttavia, negli ultimi anni, ho assistito a una serie di situazioni in cui questo diritto è stato compromesso, con processi penali che si trascinano per più di sette anni senza che sia emessa alcuna sentenza di primo grado. Questo stato di cose mina la fiducia dei cittadini nel sistema legale e solleva serie preoccupazioni riguardo al rispetto dei principi costituzionali e convenzionali.
Come Ministro della Giustizia, Lei ha il compito e la responsabilità di garantire che il sistema giudiziario funzioni in modo efficiente, equo e tempestivo.
Pertanto, Le chiedo di valutare attentamente la situazione e di intraprendere azioni concrete per affrontare questo problema.
Una delle azioni che potrebbero essere adottate è l’invio di ispettori per indagare sulle cause dei ritardi nei processi penali e proporre soluzioni per accelerare i procedimenti. È fondamentale individuare le cause di tali ritardi e adottare misure correttive per garantire che la giustizia sia effettivamente accessibile a tutti, nel rispetto dei tempi ragionevoli.
Inoltre, La esorto a promuovere una maggiore trasparenza e accountability nel sistema giudiziario, consentendo un monitoraggio costante dei tempi di trattamento dei casi e delle performance delle diverse autorità coinvolte nel processo.
È mio auspicio che Lei prenda seriamente in considerazione queste questioni e che agisca prontamente per garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini e il corretto funzionamento del sistema giudiziario italiano.
Resto in attesa di un Suo tempestivo intervento su questa delicata questione.
Distinti saluti,
Dr. Luigi Camilloni