
(AGENPARL) – dom 14 aprile 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Vinitaly: Cia, con elezioni Ue alle porte fare squadra per difendere
patrimonio da 30 mld *
*Riorientare le politiche comunitarie. Con misure restrittive o
sproporzionate a rischio anche comunità e territori del vino *
Verona, 14 apr – Fare squadra per preservare e rilanciare un capitale
economico, sociale e culturale del valore di 30 miliardi di euro, partendo
in prima battuta da un cambio di passo dell’Europa che, già dalle agende
politiche delle prossime elezioni, dovrà essere meno penalizzante e più
incentivante per il settore vino. È il messaggio lanciato dal presidente
nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, oggi
all’inaugurazione del Vinitaly, in programma a Veronafiere fino al 17
aprile.
“Sicuramente il vino tricolore sta vivendo un momento difficile
di transizione -ha detto Fini-. C’è il sorpasso della Francia dopo 9 anni
in vetta alla produzione mondiale e il cambio e calo dei consumi con un
ulteriore -3% annuo, complici il cambiamento climatico che pesa sulle rese
e l’inflazione che incide sulla spesa. Ma il mondo del vino, attualmente,
paga anche l’escalation di attacchi e criminalizzazioni, con le proposte
europee di etichettatura delle bevande alcoliche e di alert sanitari sulle
bottiglie, le ipotesi di limitazioni su sostegni e sponsorizzazioni,
creando allarmismo e disinformazione, perché non si fa più distinzione tra
il consumo corretto, moderato, responsabile e l’abuso”.
Per questo, ha sottolineato il presidente di Cia, “questo
Vinitaly deve servire a fare quadrato intorno al comparto e a chiedere
tutti insieme di riorientare le politiche Ue dalla nuova legislatura,
salvaguardando i fondi di promozione per il vino, concentrandosi sulla
lotta all’abuso di alcol e, soprattutto, evitando misure restrittive o
sproporzionate che minano le comunità e i territori del vino”.
Il settore infatti, ha ricordato Fini, “è strategico non solo sotto il
profilo economico e occupazionale, registrando una produzione da 14
miliardi grazie a 500mila imprese e quasi 900mila addetti, ma ha una
valenza sociale e culturale, rappresentando anche tradizioni e usanze dei
territori, storia, paesaggio e prodotti tipici, ovvero gli asset di quel
turismo enogastronomico fondamentale alla tenuta e allo sviluppo delle aree
rurali e interne”.
Ora, ha concluso il presidente di Cia, “dobbiamo lavorare per continuare a
far crescere il valore aggiunto di una filiera così importante, dal campo
alle cantine”.
_________________
*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
_________________
_________________
Le informazioni, i dati e le notizie contenute nella presente comunicazione e
i relativi allegati sono di natura privata e come tali possono essere
riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente ai destinatari
indicati in epigrafe. La diffusione, distribuzione e/o la copiatura del
documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario
è proibita, sia ai sensi dell’art. 616 c.p., sia ai sensi del D.Lgs. n.