L’Australia, in una conversazione telefonica, invita la Repubblica islamica a dare prova di moderazione in seguito all’attacco aereo del regime israeliano contro la sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco, che ha portato al martirio dei sette consiglieri militari del Paese.
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha avuto giovedì una telefonata con la sua controparte australiana Penny Wong per uno scambio di opinioni sulle questioni di interesse reciproco e sugli ultimi sviluppi regionali, inclusa la situazione nella Striscia di Gaza.
Nel chiedere il proseguimento dei dialoghi diplomatici per rafforzare i legami reciproci, il funzionario iraniano ha sottolineato la necessità di compiere sforzi congiunti per superare gli ostacoli in linea con l’ulteriore espansione delle relazioni diplomatiche.
Amirabdollahian ha criticato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per aver ignorato la richiesta dell’Iran di condannare l’attacco aereo del regime israeliano contro la sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco.
Alcuni governi occidentali hanno evitato di condannare l’atto terroristico, che viola esplicitamente il diritto e le convenzioni internazionali, e hanno continuato a sostenere le atrocità dei sionisti chiedendo all’Iran moderazione al riguardo, ha sottolineato.
Il diplomatico iraniano ha chiesto di esercitare pressioni sul regime israeliano affinché metta fine alla guerra genocida a Gaza che, tra le altre cose, ha portato alla malnutrizione degli abitanti di Gaza.
Da parte sua, Wong ha affermato che Canberra riconosce la preoccupazione di Teheran in seguito all’attacco alla sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco, ma esorta l’Iran a dar prova di moderazione a tal fine.
La parte australiana ha anche espresso preoccupazione per l’escalation delle tensioni e delle contromisure e per la diffusione della guerra con conseguenze incontrollabili che vanno oltre le capacità della regione.