Nel corso di una telefonata tra il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani e il suo omologo iraniano Hossein Amirabdollahian sono state discusse le ultime questioni relative ai legami bilaterali e agli sviluppi regionali.
Nella conversazione Amirabdollahian ha fatto riferimento ai legami storici tra i due Paesi, sottolineando la disponibilità della Repubblica Islamica dell’Iran ad ampliare più che mai le sue relazioni con l’Italia.
Ha osservato che l’Iran ha sempre avuto un ruolo positivo negli sviluppi regionali e ha pagato a caro prezzo la stabilità e la sicurezza della regione.
Riferendosi all’importanza della sicurezza marittima, anche nel Mar Rosso, il ministro degli Esteri iraniano ha detto che Teheran si aspetta che l’Italia sfrutti l’opportunità che il suo Paese ha come presidente del Gruppo dei Sette per cercare di porre immediatamente fine al genocidio e ai crimini di guerra degli israeliani. regime a Gaza e in Cisgiordania al fine di raggiungere una sicurezza regionale inclusiva.
Anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha sottolineato la necessità di ampliare le relazioni bilaterali con l’Iran.
Ha espresso la speranza che i legami tra Teheran e Roma possano ulteriormente rafforzarsi.
Tajani ha chiesto moderazione da parte della Repubblica islamica dell’Iran in risposta all’attacco del regime sionista alla sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco.
Tajani ha aggiunto che dopo l’attacco israeliano alla missione diplomatica iraniana, l’Italia lo ha condannato insieme all’Unione Europea. Ovviamente, ha detto, i luoghi diplomatici non dovrebbero essere violati.
Il Ministro degli Esteri italiano ha inoltre sottolineato l’importanza della sicurezza marittima nel Mar Rosso, affermando che, alla luce del ruolo positivo dell’Iran nel ridurre le tensioni, l’Italia invita Teheran a continuare sulla stessa strada e a contribuire a stabilire una pace duratura nella regione.
In questa conversazione i due ministri degli Esteri hanno descritto il progresso delle relazioni tra i due paesi e hanno sottolineato l’importanza delle consultazioni bilaterali, regionali e internazionali a questo riguardo.