(AGENPARL) - Roma, 12 Aprile 2024(AGENPARL) – ven 12 aprile 2024 COMUNICATO STAMPA
La Polizia di Stato incontra gli studenti dei Licei di Roma “Pilo Albertelli” e “Mamiani”, l’Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (ANFIM) e l’ANPI appartenenti alla Polizia di Stato Maurizio Giglio.
A ottant’anni dall’Eccidio delle Fosse Ardeatine e dalla liberazione di Roma, la Polizia di Stato, gli istituti d’istruzione liceali, l’associazionismo impegnato nella ricerca e nella perpetuazione della memoria s’incontrano in una tavola rotonda di dialogo e riflessione.
La Polizia di Stato, nella propria funzione istituzionale, ha riservato in questi ultimi anni al tema della memoria dei poliziotti che si sono spesi fino all’estremo sacrificio per tutelare delle libertà costituzionali una sempre maggiore attenzione. Testimonianza ne sono: il Sacrario delle vittime della Polizia di Stato; il progetto Pietre d’Inciampo, dedicato ai poliziotti che si sono distinti in favore delle vittime della Shoah; la partnership propulsiva nello sviluppo della piattaforma virtuale ViBia sulle vittime della Fosse Ardeatine; la costante attività di ricerca storica e redazionale in questi ambiti memorialistici e storici, nella convinzione che nelle tante memorie vi debba essere una Storia comune. Contenuti di attività che hanno dato la stura all’appuntamento di oggi in p.zza del Popolo presso la tensostruttura “pagoda”. Un dialogo circolare che partendo dal racconto di tre eroi “normali”, torturati prima dalla band Koch-Caruso e trucidati poi dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine: il S. Ten. di P.S. Maurizio Giglio (MOVM) studente del Liceo Mamiani, il V. Brig. di P.S. Pietro Ermelindo Lungaro (MAVM) e il Prof. Pilo Albertelli (MOVM), mette a confronto le ricerche dei ragazzi liceali con quelle dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato, dell’ANFIM e dell’ANPI “Maurizio Giglio”, una tensione culturale diretta a mantenere viva non tanto e non solo la memoria del singolo, ma la consapevolezza che l’estrema scelta di quei ragazzi che s’immolarono consapevoli contro ogni totalitarismo: studenti, padri, professori, poliziotti, carabinieri, finanzieri, militari, parroci, imprenditori, calzolai, garzoni, bambini, ci ha permesso di nascere liberi. Una trasversalità anagrafica, sociale, professionale che ci narra di come il coraggio appartenga semplicemente a chi lo sceglie, riservando a noi poliziotti l’arduo onore di preservare le Istituzioni democratiche da ogni minaccia. Sub Lege Libertas .
