
Oggi i prezzi dell’oro sono aumentati, compensando le perdite della sessione precedente con la spinta delle tensioni geopolitiche che hanno rafforzato la domanda del metallo giallo come bene rifugio.
L’oro nelle transazioni istantanee è aumentato dello 0,1%, registrando 2.334,64 dollari l’oncia, dopo aver registrato massimi record per otto sessioni di negoziazione consecutive.
I futures sull’oro statunitense sono aumentati dello 0,2% a 2.352,40 dollari.
Quest’anno i prezzi dell’oro sono aumentati del 14%, spinti dai forti acquisti da parte delle banche centrali e dalla domanda di beni rifugio con continui rischi geopolitici e una forte domanda da parte di fondi che tengono il passo con le tendenze del mercato.
I dati sull’inflazione superiori alle attese e il rapporto sull’occupazione che mostra un mercato del lavoro più forte del previsto la scorsa settimana hanno inoltre sollevato ulteriori interrogativi sui tempi e sull’entità dei tagli dei tassi di interesse quest’anno.
Gli alti tassi di interesse riducono l’attrattiva dell’oro non produttivo.
Come per gli altri metalli preziosi, l’argento nelle transazioni spot è sceso dello 0,2% a 27,93 dollari l’oncia, dopo aver raggiunto ieri, mercoledì, il livello più alto da giugno 2021.
Il platino è salito dell’1,3% a 972,60 dollari, mentre il palladio è salito dello 0,5% a 1.056,31 dollari.