Oggi 5 aprile si ricorderà la lunga notte degli aquilani con la Fiaccolata che si snoderà davanti la casa dello studente e fino al Parco della Memoria. Il sindaco Pierluigi Biondi nel 2009 era il primo cittadino di Villa Sant’Angelo, un borgo di 500 abitanti che ha avuto il più alto tributo di vittime del terremoto per incidenza sul numero di abitanti.
15 anni dopo è ancora vivo il ricordo di quelle ore drammatiche. Il sindaco Biondi ricorda ancora oggi che, tra i primi ad arrivare tra macerie e distruzione, fu il premier Giorgia Meloni, allora ministro della Gioventù del governo Berlusconi, a bordo della sua Mini, accompagnata da Giovambattista Fazzolari. “Giorgia Meloni era stata a Villa Sant’Angelo qualche anno prima, il 4 novembre, per il Giorno dell’unità nazionale ed era vicepresidente della Camera in carica – ricorda oggi Biondi -. Io ero un giovane sindaco proveniente dalle file del Fronte della gioventù, una rarità a quei tempi”.
Il 15° anniversario è anche occasione per guardare avanti e fare il punto sulla ricostruzione, inquadrando la ripresa dell’Aquila che, quest’anno, ha ottenuto il riconoscimento a Capitale della Cultura per il 2026.
“Per noi ogni anno equivale ad un secolo. Non soltanto per l’intensità del lavoro, delle sollecitazioni che riceviamo, ma anche per i progressi che vediamo.
Nel frattempo, riaprono palazzi, chiese, scuole e Palazzo Margherita, la sede storica del Comune. Assistiamo a nuovi cantieri che si avviano, come quello del Quarto Cantone che completerà il cuore della città, lì dove si intersecano cardo e decumano.
Tante le chiese che abbiamo riaperto; gli spazi di socialità che stiamo restituendo; l’impiantistica sportiva: insomma le differenze ci sono e sono notevoli”.