
(AGENPARL) – mar 02 aprile 2024 Click day per assunzione lavoratori extracomunitari in agricoltura: Cia,
quota fortemente inadeguata per la Basilicata
Anche se le quote per i lavoratori extracomunitari stagionali per l’anno
2024 sono aumentate, per il click day si è ripetuta la solita storia: il
numero delle domande ha ampiamente superato le quote messe a disposizione. Sono
già 690 mila le domande presentate dai datori di lavoro durante i tre click
day programmati nel mese di marzo scorso per far arrivare in Italia e
assumere lavoratori stranieri, a fronte di 151 mila ingressi autorizzati dal
governo per i flussi 2024. Il primo bilancio è stato tracciato dal Ministero
dell’Interno. In Basilicata la quota, però, si riduce a qualche centinaio
di immigrati, rispetto ad un fabbisogno che solo in agricoltura nel pieno
della stagione di grande raccolta (pomodoro, fragole, uva e olive) sfiora
le 10mila unità. Cifra a cui si aggiungono richieste in edilizia per altre
5mila unità e nei servizi alberghieri e di ristorazione di almeno 4mila
unità. E questo a fronte di migliaia di domande, se si considera che nel
“click day” di dicembre 2023 le domande presentate sono state circa 6mila:
precisamente 4 mila dal Materano dove è più forte la richiesta di
lavoratori agricoli e stagionali e 2mila dal Potentino.
*Da una prima ricognizione sul territorio *che la vede *tra le
organizzazioni professionali agricole assegnatarie delle 41 mila quote per
il settore agricolo* e quello turistico alberghiero, * la Cia-Agricoltori
fa sapere che l’unica novità positiva è stata la prova di un portale
ministeriale sicuramente più efficiente* rispetto agli scorsi anni, ma *la
macchina amministrativa ancora registra notevoli ritardi nel rilascio del
definitivo permesso di soggiorno. *Nello specifico, infatti, *Cia segnala i
disagi del click day del 21 marzo scorso, quando le istanze interessate
erano quelle riguardanti la conversione dei permessi di soggiorno* che
-secondo Cia-* andrebbero incrementate come numero di quote, vista la
richiesta importante che si registra ogni anno.* Inoltre, se da una parte* il
protocollo Masaf, siglato anche da Cia, dà finalmente modo di soddisfare in
parte le necessità di manodopera stagionale,* dall’altra* non è stata
ancora messa a punto una programmazione tale da permettere alle aziende
agricole di operare in tranquillità.* Questo perchè* la convocazione dagli
Sportelli unici arriva, irrimediabilmente, dopo il periodo massimo di
permanenza in Italia consentito dal Decreto flussi, cioè nove mesi.*Il *Decreto
è fondamentale per il nostro settore, ribadisce Cia.* Basti pensare che* un
terzo della manodopera nel settore primario è di nazionalità straniera,
circa 370 mila, con una quota elevata di extracomunitari. Cia auspica,*
quindi, *che si intervenga quanto prima sui piani triennali dei flussi
d’ingresso*,* tenendo conto delle tempistiche effettivamente utili alle
esigenze delle imprese agricole.*