(AGENPARL) - Roma, 29 Marzo 2024(AGENPARL) – ven 29 marzo 2024 *LA RESURREZIONE DI CRISTO RIVIVE NELLE OPERE DI FERNANDO MANGONE *
*Un viaggio artistico attraverso i secoli: “Dalla maestria di Giotto al
linguaggio contemporaneo di Fernando Mangone*
La “Natività” e la “Risurrezione di Cristo” sono da secoli due dei temi
dominanti nella Storia dell’arte. Se durante il Rinascimento il periodo di
massima rappresentazione si è manifestato in modo evidente, il mistero
della vittoria del Redentore sulla morte ha continuato ad affascinare
numerosi artisti attraverso i secoli, dall’antichità ai tempi più recenti.
La storia dell’arte si arricchisce così di intense pagine che narrano
l’evoluzione delle arti visive nel corso del tempo, con opere prodotte e
illustrate da grandi maestri che hanno affrontato questo importante
avvenimento con il proprio linguaggio espressivo unico.
Fernando Mangone, attraverso il suo intenso polittico, rende omaggio al
grande mistero della “Risurrezione”, presentando un percorso artistico che
attraversa i secoli e gli eventi storici. Si parte da Giotto, considerato
precursore della pittura rinascimentale, fino ad arrivare a artisti come
Beato Angelico, Piero Della Francesca, Tiziano, Bronzino, Raffaello,
Caravaggio, El Greco, Rembrandt e Marc Chagall. Quest’ultimo, con il suo
stile cubista e fauvista, dipinge Cristo che tende le braccia verso il
mondo, come a proteggerlo dalle avversità e dal male che affligge
l’umanità. Il polittico di Mangone unisce la grande storia dell’arte a
quella contemporanea, diventando un momento di forte partecipazione
emotiva. L’artista reinterpreta, inventa, cancella e sostituisce,
aggiungendo elementi che conferiscono alla sua opera un carattere nuovo e
moderno. Attraverso il polittico, si può rivivere una parte significativa
della storia dell’arte, oltre a comprendere il percorso estetico
dell’artista di Altavilla, caratterizzato da personalità, inventiva e gusto
cromatico distintivi.
La pittura di Fernando Mangone è permeata da un sentimento intimo e da una
meditazione interiore che trasforma gradualmente il reale in visione
intima, poesia pura e sensazione spirituale. Le sue opere, luminose e
pulite, trasmettono una leggerezza del pensiero e sembrano avvolte da
un’atmosfera metafisica, invitando gli osservatori a riflettere sui propri
sentimenti e ricordi, e a cercare le origini e l’identità del proprio
essere ed esistere. Nelle opere di Mangone, la luce e il colore giocano un
ruolo fondamentale, trasformando la realtà in una visione interiore del
mondo. La sua pittura, basata sull’emozione e eseguita senza disegni
preparatori, ricorda l’Espressionismo lirico per la gestualità delle opere,
il movimento e i volumi cromatici che sembrano fluire liberamente. La luce,
diffusa e persistente, trasfigura la realtà, conferendo alle opere
significati profondi e simbolici legati alla memoria, alle sfide umane,
sociali ed esistenziali contemporanee.
Nella vasta produzione di Mangone, si trovano anche momenti di forte
sintesi formale e aperture verso l’astratto, dove la fantasia e la
creatività prendono il sopravvento. La Risurrezione di Cristo,
nell’interpretazione dell’artista, diventa così un simbolo di bellezza e
speranza, capace di risuonare con l’arte come forza salvifica, in grado di
guidare l’umanità verso una rinascita culturale e spirituale.
