
La scena politica e giuridica italiana si anima di tensione e di interesse in vista della Gran Loggia 2024 del Grande Oriente d’Italia, che si svolgerà il 5 e il 6 aprile presso il Palacongressi di Rimini. Tuttavia, il clima non è solo di celebrazione e riflessione sui valori della massoneria, ma è anche intriso di controversie e questioni giudiziarie che riguardano direttamente alcuni dei protagonisti di questo importante evento.
Una delle vicende che attira l’attenzione è quella riguardante i ricorsi (ed anche civili) e a quanto si apprende dai media anche penali che coinvolgono la recente elezione alla carica di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
Il verdetto iniziale delle urne è stato ribaltato dalla Commissione elettorale nazionale del Grande Oriente d’Italia, gettando così ulteriore incertezza su un’elezione già di per sé controversa.
La Corte centrale del Gran Oriente d’Italia è chiamata a pronunciarsi il 15 aprile su questa delicata questione, che potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro della massoneria italiana, nonostante la richiesta di sospensione del provvedimento della Commissione elettorale nazionale presentata dalla lista TARONI.
Nel frattempo, la Gran Loggia 2024 si appresta ad aprire i battenti con un tema profondo e suggestivo: «La luce delle idee nella bellezza delle azioni».
Questo tema, scelto con cura dall’attuale giunta guidata dal Gran Maestro Stefano Bisi, suggerisce una riflessione sul legame tra concetti astratti e pratiche concrete, tra ideali e azioni.
Tuttavia, in questo contesto, la realtà dei fatti giuridici in corso sembra mettere in discussione la stessa integrità di questo legame.
La proclamazione imminente di Antonio Seminario come nuovo Gran Maestro, pur essendo sub iudice, aggiunge un ulteriore strato di complessità a questa situazione già intricata. Mentre la Gran Loggia si prepara ad esplorare le profondità della luce delle idee, il mondo esterno osserva con interesse e preoccupazione lo svolgersi di eventi legali che potrebbero influenzare il destino della massoneria italiana.
Insomma, l’atmosfera che circonda la Gran Loggia 2024 è carica di tensioni, contraddizioni e sfide.
Da un lato, vi è il desiderio di celebrare e rinnovare gli ideali che hanno guidato la massoneria attraverso i secoli; dall’altro, vi è la necessità di confrontarsi con la realtà dei fatti e di affrontare le conseguenze delle azioni umane, anche quando queste minacciano di offuscare la luce della verità e della giustizia.
La Grande luce delle idee si scontra con la bellezza delle azioni legali in un duello di forze contrastanti, in cui la ricerca della verità e della giustizia deve prevalere su ogni altra considerazione. Che il cammino verso la Gran Loggia 2024 possa essere illuminato dalla luce delle idee e che le azioni seguiranno siano guidate dalla bellezza della legalità e dell’integrità.