
(AGENPARL) – gio 28 marzo 2024 CAPPONI: «L’ADDIO AL SUPER-BONUS NELL’AREA CRATERE SAREBBE LA FINE DELLA RICOSTRUZIONE»
Il Sindaco di TREIA, Franco Capponi in qualità di Componente della Cabina di Coordinamento Sisma 2016 in rappresentanza di ANCI Marche lancia un accorato appello ai parlamentari Marchigiani tutti di attivarsi per scongiurarlo.
Superbonus addio… dalle parole del Ministro Giorgetti sembra quasi la fine per i bonus anche per la ricostruzione degli edifici abitativi privati danneggiati dal Sisma 2016 e che ne hanno accelerato l’esecuzione nei vari territori in quanto nella presentazione del D.L. sembra sia sancita la fine di ogni sconto in fattura o beneficio 110% per tutti compreso il super super-bonus del 150% in sostituzione dei contributi del D.L. 189/2016!!
Il Sindaco di TREIA, Franco Capponi in Qualità di Componente della Cabina di Coordinamento Sisma 2016 in rappresentanza di ANCI Marche, unitamente al coordinatore delle quattro Anci regionali di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria D’Alberto, ha avanzato attraverso l’ANCI Nazionale un accorato appello al Governo in merito alla paventata soppressione della possibilità di coadiuvare la ricostruzione anche con le provvidenze del cosiddetto 110% che sarebbe nelle intenzione del Governo azzerare anche per gli interventi sugli edifici terremotati.
“Il Governo si confronti con i territori e torni immediatamente sui propri passi per salvare la Ricostruzione. Restituire fiducia alle aree del Centro Italia e il futuro alle nostre comunità – si legge nella nota ANCI”.
Noi Sindaci siamo pronti a mobilitarCi contro la decisione improvvisa del Governo, assunta ancora una volta senza confrontarsi con le realtà locali, di intervenire sul cosiddetto Superbonus eliminando tutti i benefici, questo anche per le aree del cratere, e che rischia di avere effetti pesantissimi sulla ricostruzione”.
L’utilizzo dei benefici fiscali per il ripristino degli immobili danneggiati dai terremoti del 2009 e del Centro Italia 2016, infatti, non è un privilegio per pochi, come accaduto in molti casi con il 110% sulla riqualificazione sismica ed energetica o con il Bonus facciate, con conseguente esplosione dei conti pubblici, ma una necessità senza la quale non potremmo continuare ad aprire cantieri”.
“Il ricorso a tali agevolazioni è previsto per la quota in accollo ai proprietari di unità immobiliari inagibili e la loro eliminazione comporterebbe un grave pregiudizio per il processo di ricostruzione, giunta finalmente a un favorevole punto di progresso, e imporrebbe, comunque, un intervento ampliativo della contribuzione parametrica convenzionale oggi prevista, con analoga spesa a carico dello Stato.
Il trend attuale delle concessioni emesse porta a ritenere che per il 2024 tale ipotesi di erogazione complessiva di risorse possa attestarsi su cifre che, nella migliore delle ipotesi, non potranno superare, tra i due crateri, l’importo di 500 milioni di euro”.
“Con questo provvedimento, sul quale si è intervenuti ancora una volta con un decreto legge, vengono ignorate le aree del cratere e la fiducia delle nostre comunità – dice il Sindaco Capponi – per questo, chiediamo con forza al Governo di tornare immediatamente sui propri passi.