
(AGENPARL) – mar 26 marzo 2024 26 marzo 2024
Il consiglio comunale ha approvato due debiti fuori
bilancio
Il consiglio comunale ieri ha approvato due provvedimenti.
Entrambi riguardano il riconoscimento di un debito fuori bilancio: in un caso per una sentenza del
Tribunale di Pistoia e nell’altro a seguito di una sentenza del Tar.
I due provvedimenti hanno ottenuto la stessa votazione: 21 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Avanti
Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega), 12 contrari (Partito
Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun astenuto.
La prima delibera è stata presentata dall’assessore al bilancio Margherita Semplici.
«Si tratta del riconoscimento di un debito fuori bilancio (circa 60.000 euro ndr) che deriva da una
sentenza esecutiva del Tribunale del lavoro di Pistoia – ha spiegato Semplici -. A fronte di una
richiesta di rimborso per determinati benefici richiesti dalla ricorrente per l’utilizzo di un alloggio
di servizio, la stessa ha presentato una causa davanti al giudice del lavoro per vedersi riconosciuto
un rapporto di lavoro subordinato. Si tratta di una vicenda che risale a diverso tempo fa.
L’Amministrazione è estremamente prudente negli accantonamenti legati ai rischi del contenzioso
e di fatto questo importo è coperto con somme accantonate per queste evenienze».
La seconda delibera è stata presentata dall’assessore alla viabilità Alessio Bartolomei.
«Si tratta del riconoscimento di un debito fuori bilancio a causa della perdita di una sentenza al
Tar – ha detto Bartolomei – promossa da una cittadina per la regolamentazione di una viabilità che
il Comune di Pistoia aveva interdetto al traffico delle auto. La signora ha ritenuto che la viabilità
dovesse rimanere aperta e ha fatto ricorso al Tar che le ha dato ragione. Per questo saldiamo alla
ricorrente 1.300 euro per le spese sostenute per il ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
La fattispecie risale agli anni 2014-2015 ed è attualmente risolta perché in realtà l’ordinanza di
interdizione ad oggi è per motivi di sicurezza, che al momento non si sono ancora risolti, e non
per motivi di traffico e pertanto la viabilità resta interrotta. Ciò significa che la vittoria della
ricorrente è formale»