
(AGENPARL) – mar 26 marzo 2024 Dieci anni di PUP, il Polo Universitario Penitenziario dell’ateneo di Sassari
Nuovo partenariato, più servizi
26 marzo 2024
SASSARI. Martedì 26 marzo si celebra il decennale del Polo Universitario Penitenziario (PUP), nell’aula
magna dell’ateneo di Sassari. ? l’occasione per firmare il terzo protocollo d’intesa, valido per il triennio
2024-2027, alla presenza dei vertici di tutti gli enti coinvolti: Università di Sassari, Provveditorato per
l’amministrazione penitenziaria (PRAP Sardegna), Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale
Esterna (UIEPE Sardegna), Centro Giustizia Minorile di Cagliari (CGM) e, per la prima volta, l’ERSU di
Sassari.
PUP Uniss: gli albori
Risale al 26 marzo 2014 la prima firma di un protocollo d’intesa bilaterale tra Università degli Studi di
Sassari e Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP); a questa seguì, 6 anni
dopo, la firma di un nuovo protocollo, molto più esteso e dettagliato, quadrilaterale, allargato anche
all’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) e Centro Giustizia Minorile (CGM) di
Cagliari.
L’Università di Sassari vanta un lungo percorso di collaborazione con il Ministero della Giustizia, che
risale sino agli anni ’90 e 2000, con la firma di accordi con il Dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria (DAP) e il Dipartimento della Giustizia Minorile (DGM, oggi Dipartimento della Giustizia
Minorile e di Comunità – DGMC). Ma la costituzione formale di un Polo Universitario Penitenziario
venne avviata solo a partire dal 2014. Si partì con 20-30 studenti, prevalentemente concentrati negli
Istituti Penitenziari di Alghero e Tempio Pausania, per arrivare ai circa 70 di oggi, detenuti non solo nei
4 Istituti Penitenziari convenzionati (oltre ad Alghero e Tempio Pausania, anche Sassari e Nuoro), ma
anche in altri Istituti regionali e italiani. Sempre più consolidata la componente in esecuzione penale
esterna, che rappresenta mediamente il 10% della popolazione studentesca.
I numeri: 20 lauree, circa 70 studenti
Negli Istituti Penitenziari in cui opera, l’Università di Sassari impegna in percorsi universitari in media
il triplo dei detenuti rispetto alla media nazionale (5-6% rispetto al 2%), con punte di eccellenza nelle
due Case di Reclusione di Tempio Pausania (15-17%) e Alghero (8-10%). La popolazione studentesca
attiva afferente al PUP si è costantemente attestata intorno alle 60-70 unità nell’ultimo quinquennio,
che ha visto circa 20 laureati.
Gli studenti in regime di detenzione sono iscritti prevalentemente ai corsi di laurea dei Dipartimenti di
Agraria, Storia Scienze dell’Uomo e della Formazione (DISSUF), Scienze Umanistiche e Sociali
(DUMAS), Giurisprudenza e Scienze Economiche e Aziendali (DISEA): negli ultimi anni aumenta la
richiesta anche per i corsi del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica (DADU).
Il PUP per il Public engagement
Ufficio Comunicazione, relazioni con il pubblico e rapporti istituzionali
Università degli Studi di Sassari
http://www.uniss.it
Piazza Università 21, 07100 Sassari
Il modello organizzativo del PUP Uniss, con ampio dispiego di docenti e personale amministrativo,
permette di erogare servizi specifici che vanno dall’accesso ai materiali di studio al supporto per le
pratiche amministrative, dalla facilitazione del contatto con i docenti alla realizzazione di progetti
culturali e formativi, realizzati con enti di formazione, associazioni e Terzo settore in generale, aperti
anche a detenuti non iscritti all’Università.
I progetti di Agricoltura sociale e LiberArte
In questo contesto si collocano due progetti d’avanguardia lanciati nel 2022 e concretizzati nel 202324: uno di carattere culturale denominato LiberArte, l’altro più applicativo sull’Agricoltura Sociale.
Entrambi sono in corso di svolgimento nelle due Case di Reclusione di Alghero e Tempio Pausania e
coinvolgono complessivamente più di 100 partecipanti: ambiscono non solo a migliorare le
conoscenze individuali in campo culturale e agronomico, ma anche a favorire l’inclusione e la
cooperazione e a rafforzare le competenze trasversali dei partecipanti in ambiti spendibili per il
reinserimento post-detentivo, anche in chiave occupazionale.
Le novità del nuovo protocollo: l’ingresso dell’ERSU e la “carta dei servizi”
Il 26 marzo si apre un’importante finestra sul futuro con la firma del terzo protocollo d’intesa valevole
per il triennio 2024-27, alla presenza dei vertici di tutti gli enti firmatari. La novità di questa terza
versione è innanzitutto l’ampliamento del partenariato a 5 istituzioni, con l’adesione dell’Ente
Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Sassari (ERSU) che in 10 anni ha sempre fornito
sostegno finanziario (soprattutto per l’acquisto dei libri di testo e da ultimo il supporto per
l’avviamento di un laboratorio teatrale proprio nell’ambito del progetto LiberArte).
Una seconda novità del nuovo protocollo è costituita dall’aggregazione di precedenti convenzioni
specifiche, come allegati, in un corpus unico, una sorta di “carta dei servizi” che comprende
l’erogazione dei servizi bibliotecari, di quelli informatici, la regolamentazione dei tirocini curricolari in
contesto penitenziario e di comunità (ben 36 i nuovi posti per tirocini previsti nei 4 Istituti Penitenziari