
(AGENPARL) – mar 26 marzo 2024 (ACON) Trieste, 26 mar – L’audizione dei vertici della
commissione regionale sull’amianto ha innescato un ampio
dibattito tra i consiglieri della III Commissione, per
l’occasione allargata ai componenti della Quarta.
Diego Moretti (Pd), primo firmatario della richiesta di
audizione, ha proposto all’assessore Riccardo Riccardi che il
Crua (Centro regionale unico amianto) “diventi un centro
realmente regionale, passando sotto l’Arcs o sotto la direzione
centrale Salute”, un modo per rispondere a una delle criticit?
che erano state segnalate dagli esperti Paolo Barbina e Stefano
Cattarossi. Moretti ha sottolineato anche il problema “della
rappresentanza del territorio della Bassa friulana all’interno
della commissione”.
Analoga preoccupazione ? stata espressa da Enrico Bullian (Patto
per l’autonomia-Civica Fvg) che ha ricordato come “nel territorio
della Bassa non solo ci sono molte fabbriche, ma anche tante
persone che hanno lavorato nei cantieri di Monfalcone”. Bullian
ha poi preannunciato una prossima discussione su un altro dei
temi posti dalla commissione regionale amianto, quella dei
risarcimenti previsti anche per le aziende a partecipazione
pubblica riconosciute responsabili dei danni da amianto,
sottolineando come “emerga un’enorme questione di principio,
quella del risarcimento di chi ha risarcito, con due pesi e due
misure tra aziende private e pubbliche”.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha sottolineato invece il dato
relativo alle Ass “che hanno registrato pochissime patologie
legate all’amianto. Mi chiedo se questo sia dovuto a
disattenzione, impreparazione o se sia uno squilibrio oggettivo”.
Chiarimenti sulla situazione nella Bassa friulana (“L? le
malattie professionali dipendono solo dall’amianto o hanno altre
concause?”) sono stati richiesti da Rosaria Capozzi del M5S.
Serena Pellegrino (Avs) ha osservato che “con la pratica della
rimozione di amianto dai fabbricati esistenti, ampiamente
finanziata, si va in qualche modo a sollecitare una nuova classe
di lavoratori esposti all’amianto”, tema che ha suscitato anche
una domanda di chiarimento da parte del presidente della Terza,
Carlo Bolzonello (Fp).
“Se servisse una modifica normativa per inserire il
rappresentante della Bassa friulana nella commissione amianto –
ha proposto Francesco Martines del Pd – io direi che sarebbe il
caso di provvedere”. Relativamente al problema delle segnalazioni
dei cittadini sull’amianto, Martines ha fatto l’esempio di
Palmanova “piena di siti militari, dove molte caserme abbandonate
erano ricoperte di amianto”, sostenendo che “il Comune non
dovrebbe comunque restare estromesso dalle segnalazioni
popolari”. Opinione condivisa da Bullian.
Laura Fasiolo (Pd), dopo aver ricordato il suo impegno da
parlamentare nell’ambito della commissione di inchiesta sulle
malattie professionali, ha evidenziato il problema delle aree
transfrontaliere, per poi sottolineare che “le 119 domande
accolte dall’Inail sono troppo poche: magari i numeri fossero
soltanto quelli”.
Sul fronte dell’ambiente, l’assessore Fabio Scoccimarro ha
fornito i numeri degli interventi realizzati negli ultimi anni:
“Abbiamo continuato un’azione avviata da chi mi ha preceduto
negli anni 2017-18 – ha spiegato il titolare delle deleghe alla
Difesa dell’ambiente -. Con i droni sono stati mappati 15mila
siti a rischio, di cui 14mila gi? bonificati. Risultano mappati
trenta Comuni che corrispondono al 62-63 per cento della
popolazione del Fvg”. Gli uffici della Direzione hanno poi
specificato che, al momento, restano ancora da bonificare circa
15mila punti e che ? in aumento il numero delle aziende che
chiedono di accedere ai finanziamenti, con 500 domande gi?
pervenute quest’anno.
L’assessore alla Salute Riccardo Riccardi ha infine osservato che
“nel percorso di revisione legislativa deve essere assicurata la
presenza di tutte le parti in causa, garantendo un principio di
terziet? nel governo dei fenomeni di questo genere”. Parole
apprezzate dal capogruppo dem Moretti nell’intervento che ha
chiuso l’audizione: “Bisogna che le aziende sanitarie non
considerino il Crua solo come espressione di uno specifico
territorio. L’aspetto pi? importante ? la capillarit? del
servizio nei confronti degli esposti all’amianto e la presenza di
ambulatori sul territorio”.
2 – fine
ACON/FA
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