A seguito delle indagini su quanto avvenuto martedì sera allo Stadio Euganeo, il Sindacato Autonomo di Polizia ha ribadito nuovamente la necessità del Daspo a vita per i tifosi violenti. “Complimenti ai colleghi di Padova che sono riusciti ad accertare velocemente i responsabili degli scontri avvenuti in occasione della partita Padova-Catania ed emettere i relativi provvedimenti”, ha detto il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, sottolineando che dagli accertamenti è emerso che 3 dei 17 ultras siciliani per i quali è stato emesso il Daspo “erano già stati coinvolti negli scontri del 2 febbraio 2007 allo stadio Angelo Massimino, durante il derby Catania-Palermo, giorno in cui fu ucciso l’Ispettore Filippo Raciti”.
“Questo conferma come la nostra richiesta, più volte avanzata, di Daspo a vita sia uno strumento necessario proprio perché, tanto nella società civile quanto nel mondo dello sport, non può essere tollerata nessuna forma di violenza. Queste persone – ha aggiunto Paoloni – non sanno vivere lo sport e, probabilmente, hanno fatto della violenza una filosofia di vita. Oltre a non consentirgli più di partecipare a eventi sportivi dove fratellanza e solidarietà dovrebbero essere i valori principali, è certamente indispensabile promuovere nei confronti di questi soggetti iniziative volte alla rieducazione alla convivenza civile, anche attraverso l’affidamento ai servizi sociali, al fine di apprendere un pieno rispetto nei confronti del prossimo”.
“Proprio lo scorso 2 febbraio – ha ricordato il Segretario Generale del SAP – abbiamo chiesto di istituire una Giornata contro la violenza negli stadi dedicata a Filippo Raciti, affinché possa essere un momento per tutti di attenzione rispetto a questo fenomeno e per esaltare i valori dello sport”.