
(AGENPARL) – ven 22 marzo 2024 Piazza Madama, 9
00186 Roma (RM)
Ufficio Comunicazione e Stampa
COMUNICATO STAMPA
ENERGIA: VIA LIBERA AL PRIMO PARCO EOLICO OFFSHORE IN SICILIA
AERO: BENE MASE E MIC. ORA ACCELERARE SU BANDO PORTI
“La notizia dell’esito positivo della procedura di VIA (PNIEC-PNRR) inerente al progetto di un
impianto eolico offshore, composto da n. 21 aerogeneratori da 12 MW ciascuno, e dalle relative opere di
connessione alla RTN, per una potenza complessiva pari a 250 MW, rafforza il percorso strategico che
mira a rendere l’Italia un paese centrale nel Mediterraneo per potenzialità di sviluppo di questa nuova
filiera delle rinnovabili dal mare”, commenta soddisfatto il presidente dell’Associazione delle Energie
Rinnovabili Offshore, Fulvio Mamone Capria.
“Il via libera del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero della Cultura al
progetto è un bel segnale per tutti gli sviluppatori che stanno investendo ingenti risorse in monitoraggi e
studi ambientali, per legare lo sviluppo di energia rinnovabile alla tutela dei fondali e alla mitigazione dei
possibili impatti. Adesso occorrerà accelerare i tempi di uscita del bando per l’individuazione delle migliori
aree portuali dove poter creare gli hub per l’assemblaggio dei floaters galleggianti e il posizionamento
delle turbine, per avviare la grande infrastruttura nazionale al servizio dell’eolico offshore nel
Mediterraneo, che offrirà una crescita economica e occupazionale straordinaria. Ci auguriamo che a
breve venga pubblicato il decreto sul Fer2 per gli incentivi al settore, attesi ormai da molti anni», sottolinea
Mamone Capria.
“C’è grande attenzione a questo settore in Italia e Aero, con i suoi 16 soci che rappresentano le principali
aziende di sviluppo dell’eolico offshore, con un potenziale di oltre 40 Gigawatt di progetti presentati al
Mase, e altre 16 società della prima supply chain italiana dedicata, si proiettano a guidare la crescita
esponenziale delle rinnovabili dal mare con l’obiettivo di raggiungere un potenziale di almeno 8 Gigawatt
al 2030 e proseguire al 2050 contribuendo alla strategia net zero”, conclude Mamone Capria.
Roma, 22 marzo 2024
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