
(AGENPARL) – gio 21 marzo 2024 *Distretti Turistici del Sud: tavolo tecnico al Ministero Turismo*
Un Tavolo tecnico al Ministero del Turismo è stato convocato per il 4
aprile prossimo in risposta alla richiesta dell’Assemblea dei Distretti
Turistici del Sud che si è tenuta a Potenza e che ha denunciato la
inoperatività della Legge 106/2014, “concausa degli ulteriori e gravi
pregiudizi in danno delle imprese e delle Comunità territoriali,
specialmente quelle del Sud”. Il riconoscimento del Distretto Turistico
con compiti e funzioni importanti per la rigenerazione dei borghi, il
contrasto più efficace allo spopolamento, lo sviluppo dell’economia locale
e dell’occupazione, specie al Sud – è stato sottolineato – ha necessità di
tradursi in provvedimenti operativi da parte del Governo e di misure
adeguate da parte delle Regioni. Significativa la partecipazione (anche in
web) dei Distretti del Sud: Gran Sasso d’Italia (Abruzzo), Cilento Blu,
Cilento Interno, Costa di Amalfi (Campania), Distretto della Sila
(Calabria), Oristano (Sardegna), Salento-Lecce (Puglia). Per il Distretto
Terre Aristeo, l’ad Saverio Lamiranda e Rocco Marino presidente Xenia-Rete
imprese. Come significativo è il segnale di disponibilità manifestato dal
Ministero del Turismo con la convocazione del tavolo tecnico. Tra le
richieste prioritarie l’approvazione da parte del Governo di un regolamento
di attuazione della LN106/14 per superare quella sorta di “limbo” in cui si
trovano questi organismi che registrano una difficoltà di interlocuzioni
con i Ministri interessati (Turismo, Sud-Coesione Sociale, Imprese-Made in
Italy) e i Governi Regionali. “Serve che il Ministero faccia attuare il
regolamento e coinvolga le Regioni per consentire ai Distretti di
partecipare ai bandi pubblici”: ha detto il presidente nazionale Claudio
Ucci facendo il punto delle interlocuzioni avviate sinora con Ministeri
interessati. “Il nostro obiettivo centrale è animare il territorio,
rigenerare i borghi, formare figure professionali adeguate ma – ha aggiunto
– dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo. Sono trascorsi dieci
anni dal riconoscimento del Ministero e i Distretti – afferma Ucci –
attraversano una fase difficile anche perché c’è uno scollamento con le
rispettive Regioni”.
Per Saverio Lamiranda (ad Terre Aristeo), l’incontro è stato
particolarmente utile e produttivo nell’interlocuzione con il Governo in
vista dell’incontro del 4 aprile a Roma nel quale sarà illustrato il
documento approvato. L’obiettivo è di fare subito un passo avanti. Terre di
Aristeo – Progetto Pilota per il Ripopolamento e la Rigenerazione dei
Borghi Lucani nell’attuale fase di presentazione dell’Accordo di Sviluppo è
un esempio per tutti i Distretti. Rocco Marino (Xenia) evidenzia che esce
rafforzata la cooperazione pubblico-privata con le imprese coinvolte, come
accade in Basilicata, per i progetti di rigenerazione dei borghi.
Nel documento approvato al termine si sottolinea che il Distretto
rappresenta il Sistema pubblico-economico-sociale di gestione decentrata
nell’ambito del quale la presenza degli Enti Locali e la partecipazione
della componente Privata sono condizioni essenziali per l’efficacia della
propria azione; una Modalità innovativa di governance territoriale utile
per il progresso sociale ed economico delle Comunità Locali, per il
ripopolamento e la rigenerazione dei borghi e delle aree più svantaggiate;
l’Organismo territoriale intermedio, strategico, integrato, sostenibile e
competitivo coerente con la regolamentazione Comunitaria e con tutte le
altre norme riferibili alla programmazione negoziata; il Partner efficace e
di riferimento nell’attuazione della Programmazione Pubblica nei territori
delimitati dalla perimetrazione del Distretto con particolare riferimento
alle politiche ed attività di animazione, formazione, comunicazione,
coesione, per la tutela ambientale, sociale ed economica del patrimonio
naturale e dei centri abitati.
Infine, i Distretti Turistici del Sud sollecitano il Governo Centrale e le
Regioni, per quanto di rispettiva competenza ad attivare soluzioni
amministrative ed organizzative idonee (regolamento di attuazione) per
l’operatività della Legge; a dotare la Legge 106/2014 di risorse
finanziarie idonee a sostenere la propria attività con particolare
riferimento ai progetti destinati alle aree più fragili ed alle nuove
generazioni; ad utilizzare le modalità previste per gli “Accordi di
Sviluppo” quali strumenti di intervento operativo e complessivo per la
realizzazione dei Progetti che saranno promossi nei diversi territori o
comparti; ad istituire un Comitato di Coordinamento permanente e
paritetico, fra la componente pubblica e quella privata, con il compito di
promuovere, coordinare e monitorare le attività conseguenti all’attuazione
della Legge e del suo regolamento.